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Biasi "spinge" Scopelliti a destra

REGGIO CALABRIA Roy Biasi mette tutti in guardia: «Una Forza Italia che altro non è che un Pdl bis non serve a nessuno». Messaggio chiaro e diretto quello dell’ormai ex coordinatore pidiellino in pro…

Pubblicato il: 24/09/2013 – 20:24
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Biasi "spinge" Scopelliti a destra

REGGIO CALABRIA Roy Biasi mette tutti in guardia: «Una Forza Italia che altro non è che un Pdl bis non serve a nessuno». Messaggio chiaro e diretto quello dell’ormai ex coordinatore pidiellino in provincia di Reggio Calabria. Destinatari il governatore Peppe Scopelliti e i suoi fedelissimi. Biasi parte da lontano ricordando che il 12  ottobre, a Roma, sarà presentato il nuovo soggetto politico guidato da Gianni Alemanno. «A quella manifestazione – spiega Biasi – però non parteciperà l’anima storica della Destra in Calabria, quella rappresentata dal presidente della Regione Scopelliti oltre che da tanti esponenti di primo piano che con lui hanno condiviso l’esperienza dell’Msi prima e di An poi, i quali in queste ore hanno comunicato la propria adesione alla nuova Forza Italia. Non entro nel merito di valutazioni sulla coerenza ideologica o sulla convenienza di questa scelta. Ciò che invece voglio proporre è una valutazione sull’opportunità politica di questa decisione. È chiaro che c’è differenza fra la storia politica di Scopelliti, e di chi come lui è stato protagonista di militanze importanti nella destra, e quella di chi invece ha scelto venti anni fa di aderire al progetto del presidente Berlusconi, così come c’è differenza fra i valori e i principi, rispettabilissimi, sostenuti e difesi dallo stesso Scopelliti e quelli che invece sono alla base di Forza Italia. Quello che si deve evitare però è che si riproponga la stessa situazione vissuta nel Pdl, dove queste differenze hanno rappresentato un freno allo sviluppo del partito».
Biasi è convinto che il centrodestra possa uscire rafforzato da un reale ritorno alle origini ovvero dalla costruzione di Forza Italia e di un altro partito (magari Alleanza nazionale) più propriamente di destra in cui potrebbero confluire Scopelliti e i suoi uomini: « In questa fase di riassestamento del quadro politico quindi non credo di sbagliare, se dico che quei principi, quelle idee, di cui Scopelliti, come dichiarato qualche giorno fa ad Atreju, si ritiene “ancora oggi militante”, quei valori, che sono della Destra storica, non possono andare perduti anzi, rappresentano risorse che vanno valorizzate. E non credo di sbagliare, pertanto, se dico che il più indicato a prendere in Calabria le redini di questo nuovo partito che sta nascendo a destra sia proprio Scopelliti, che concludendo il citato intervento ad Atreju ha affermato, in merito all’attuale situazione del popolo di Destra, di avere un solo rammarico: «Fino a qualche hanno fa, ha dichiarato, eravamo una grande comunità, mentre ora siamo divisi». Quale occasione migliore allora per rimettere insieme i pezzi di una storia così importante e ripartire verso altri successi?  È vero che lo stesso Scopelliti aveva spiegato come benché l’esperienza del Movimento sociale italiano e di Alleanza nazionale fosse stata straordinaria e  irripetibile, fosse comunque giunto il momento di guardare oltre e che, riferendosi alla scelta di alcuni suoi ex compagni di partito che avevano deciso di dar vita a Fratelli d’Italia, l’idea di andare a costituire un partito che del 3 o 4% non fosse quella migliore. Allo stesso tempo è pur vero che stanti le attuali premesse, il nuovo partito di destra che nascerà da qui a breve avrà una base elettorale importante, e comunque ben più ampia di quella a cui faceva riferimento Scopelliti».
Per l’ex coordinatore pidiellino è sospetta anche «la fretta» con cui si è proceduto alla costituzione del gruppo di Forza Italia in consiglio regionale: «Francamente, come giustamente sottolineato dal consigliere regionale Caputo, non si capisce la fretta di procedere con questa iniziativa. Il ritorno di Forza Italia è stato annunciato la prima volta oltre tre mesi fa, ma nel Pdl regionale, diversamente da quanto successo nel resto d`Italia, nulla si è mosso. L`unica eccezione sono state le iniziative spontanee nate nella Provincia di Reggio Calabria che hanno portato alla costituzione dei vari comitati per Forza Italia coordinati dal gruppo a cui faccio riferimento e che storicamente rappresenta Forza Italia. Sarà forse che l`unico obiettivo è quello di cercare una “forzatura” non spontanea per oscurare e danneggiare un movimento sano come il nostro che ormai da mesi raccoglie adesioni e successi? La sensazione purtroppo è questa».
Insomma, il modus operandi adoperato finora dai vertici regionali del partito non sembra convincere per nulla Biasi: «Se il ritorno di Forza Italia infatti è stato voluto per ricucire il rapporto con il nostro elettorato moderato, il riproporsi di quanto accaduto con il Pdl rischia di invalidare tutto il progetto. La nostra gente vuole un partito nuovo, che affondi saldamente le proprie radici nei principi di quello che fu il primo grande progetto politico berlusconiano. Gli elettori l’hanno dimostrato chiaramente nel corso delle ultime elezioni, in quel Pdl non si riconoscono più, perché ostinarsi a non ascoltarli riproponendolo in questa celata veste? Auspico quindi che Scopelliti, insieme ai tanti amici con i quali abbiamo condiviso, non senza difficoltà, l’esperienza del Pdl pur venendo da percorsi diversi, decidano di tornare sui loro passi per intraprendere un nuovo cammino. Sarebbe questo un grande atto di responsabilità verso il centrodestra calabrese e nazionale che ci permetterebbe di presentare ai nostri elettori un’offerta politica di alto profilo». (0030)

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