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«Ma il simbolo non appartiene solo ai "portavoce"»

Gent.mo direttore, In relazione all articolo a firma p.p.p. di giorno 8, colgo l`occasione per segnalare ai lettori che il tema sottostante al dibattito nel Movimento 5 stelle non é tanto l`eventuale…

Pubblicato il: 09/10/2013 – 12:48
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«Ma il simbolo non appartiene solo ai "portavoce"»

Gent.mo direttore,
In relazione all articolo a firma p.p.p. di giorno 8, colgo l`occasione per segnalare ai lettori che il tema sottostante al dibattito nel Movimento 5 stelle non é tanto l`eventuale “espulsione” quanto la governance del Movimento, non partito senza statuto e senza organi.
Successivamente al voto, alcuni eletti e un ristretto numero di attivisti hanno interpretato il loro ruolo come quello di un`embrionale organizzazione di partito (utilizzando il nome 5stelle, proprio del gruppo parlamentare). Il simbolo 5 stelle è in effetti di proprietà giuridica di Beppe Grillo (presidente dell`omonima associazione) che non ha delegato ad alcuno la gestione.
Intuizione politica di Grillo è stata quella di offrirsi come semplice “garante” di un movimento di fatto popolare, che alla fine ha espresso quasi 9 milioni di voti. Tutti coloro che condividono gli obiettivi (sintetizzati nel programma e nel metodo), senza alcuna subordinazione – tipico del motto “uno vale uno” – sono quindi attivisti e cittadini 5stelle.
Quello che dicono e fanno li legittima ad autoqualificarsi attivista, né loro né il singolo parlamentare, per quanto telegenico, parlano a nome del Movimento.
Va da sé che le contestazione sulla rete da parte di alcuni parlamentari (precedentemente contestati per l`utilizzo dei compensi o per le scelte politiche da parte dei signori Mercurio e Lo Duca) sono chiaramente espressione di una diversa interpretazione del loro ruolo.
Nei confronti dello scrivente, docente universitario che da anni studia il fenomeno della democrazia in rete, esiste poi la evidente ostilitá a percepire le critiche, i commenti e le occasioni di dibattito come opportunità di miglioramento.
Non merita, poi, commento il fatto che da parte di alcuni parlamentari – forti dell`immunitá parlamentare – si stia trascendendo nelle forme di esternazione di una legittima difesa “del posto di lavoro” proprio e dei portavoce.
Per fortuna il vostro articolo non offre spunto per tali spiacevoli aspetti, che sicuramente sono tipici di una fase transitoria nella vita del Movimento. (0040)

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