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Truffa assicurativa, Carbone chiede l`intervento del presidente della Camera

COSENZA Sollecitare una chiarimento su una vicenda che ha comportato una truffa milionaria ai danni di consumatori cosentini. Con questo intento il parlamentare del Partito democratico, Ernesto Carbo…

Pubblicato il: 12/10/2013 – 18:24
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Truffa assicurativa, Carbone chiede l`intervento del presidente della Camera

COSENZA Sollecitare una chiarimento su una vicenda che ha comportato una truffa milionaria ai danni di consumatori cosentini. Con questo intento il parlamentare del Partito democratico, Ernesto Carbone, è intervenuto a Montecitorio chiedendo formalmente di ottenere una risposta all`interrogazione presentata il 30 aprile scorso da oltre 20 deputati. La vicenda si riferisce alla truffa subita da dieci clienti dell`agenzia Allianz Ras di Cosenza, gestita da un agente assicurativo, Umberto Paladini, che ha poi patteggiato la pena a un anno e 11 mesi, oltre a 600 euro di multa. Grazie a un meccanismo di annullamento di polizze regolarmente incassate, Paladini è stato accusato di aver portato a casa oltre un milione di euro mettendo nei guai i suoi clienti. Una vicenda che, per questo, ha creato uno strascico soprattutto a un assicurato, l`ingegner Giovanni Credidio, che aveva investito 216mila euro in una polizza risultata poi non annullata e che aveva chiesto la restituzione della somma alla società assicurativa vedendosela negata. Da qui l`interrogazione dei venti parlamentari democrat – per chiedere, al ministro dell`Economia e delle Finanze, lumi sulla vicenda e sul ruolo svolto dal`Ivass (l`Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ndr) – rimasta lettera morta e l`attuale sollecito da parte del deputato del Pd. Carbone, nel corso della seduta a Montecitorio, ha chiesto al presidente della Camera, Laura Boldrini, di intervenire presso il governo, in particolar modo presso il ministro per i Rapporti con il Parlamento, «per esigere il minimo rispetto di regole e di seguire il nostro Regolamento. Ricordo che, ex articolo 134 appunto del nostro Regolamento, il governo ha venti giorni di tempo per rispondere ad un`interrogazione parlamentare. Io sono qua da metà marzo e non ho mai visto rispettato una volta questo termine». (0090)

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