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Inchieste, politica e sanità: l`addio del manager cosentino

COSENZA Chi l`aveva incontrato nella sua ultima apparizione “pubblica” da direttore sanitario – la presentazione del piano di evacuazione dell`ospedale Annunziata – lo aveva visto provato, segnato da…

Pubblicato il: 16/10/2013 – 16:31
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Inchieste, politica e sanità: l`addio del manager cosentino

COSENZA Chi l`aveva incontrato nella sua ultima apparizione “pubblica” da direttore sanitario – la presentazione del piano di evacuazione dell`ospedale Annunziata – lo aveva visto provato, segnato dagli ultimi mesi, dai due avvisi di garanzia ricevuti e dalle pressioni che, sulla sanità cosentina, non mancano mai. Franco De Rosa ha continuato a sentirsi soprattutto un medico, anche nei due anni in cui si è trasformato in manager. Il posto da direttore sanitario, però, richiede altre propensioni: quella alla politica, innanzitutto. Perché non basta il curriculum: è la politica – nel suo caso la vicinanza ai fratelli Gentile ha giocato un ruolo importante – che ti fa accomodare sulle poltrone più importanti. Ed è alla politica che si deve rendere conto. Nel suo caso, la corda si è spezzata. De Rosa ha ricevuto due avvisi di garanzia negli ultimi mesi: il primo per via di una serie di incarichi legali concessi dall`Ao e sui quali indaga la Procura di Cosenza, il secondo per il caso della trasfusione infetta all`ospedale dell`Annunziata. Il ds non ha retto alla sovraesposizione mediatica. Dopo la seconda indagine firmare qualsiasi delibera, per lui, era diventato un peso. E questo ha rischiato di creare una frattura con il direttore generale, Paolo Gangemi. Per evitare l`impasse, il primario di Cardiologia ha deciso di mollare, tornando al suo reparto e alla docenza nell`università di Catanzaro e dando alle dimissioni una motivazione «strettamente personale».
Al suo posto, solo temporaneamente, arriva Fortunato Morabito, direttore del reparto di Ematologia e del dipartimento di Oncoematologia dell`Ao di Cosenza. Un reggino, come Paolo Gangemi, che, tuttavia, sembra destinato a gestire la direzione sanitaria solo per qualche tempo. Potrebbe succedergli – per mantenere l`incarico più a lungo – Aurelio Scrivano, primario del reparto di Oculistica. Ma dietro la prossima nomina si gioca una doppia partita.
La prima, come sempre, è tutta politica. L`area gentiliana del Pdl reclama per sé la poltrona lasciata libera da De Rosa. E Scrivano è una figura gradita al gruppo, anche se la sua nomina a capo del dipartimento chirurgico è stata sponsorizzata da Fausto Orsomarso e avallata da Giuseppe Scopelliti. Il suo arrivo al vertice della direzione sanitaria, dunque, sarebbe un altro piccolo colpo inferto al potere dei fratelli Tonino e Pino Gentile, rispettivamente senatore e assessore regionale ai Lavori pubblici.
L`altra questione è più tecnica. La qualifica di direttore sanitario implica grosse responsabilità e  un certo prestigio. Ma anche qualche sacrificio economico. Un manager, infatti, non può esercitare l`attività privata intramoenia che molti professionisti svolgono nell`ospedale dell`Annunziata e dà benefici economici sia a loro che alla struttura sanitaria. Dopo la nomina, bisogna astenersi. È stato così per De Rosa e sarà così anche per il direttore sanitario pro tempore Morabito. Sulla scelta futura peserà anche la disponibilità del prescelto ad abbandonare l`intramoenia. Ed è per questo che, tra i corridoi dell`Annunziata, qualcuno pensa che la scelta potrebbe ricadere su un esterno. (0020)

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