"Telesis", l`accusa regge anche in appello
COSENZA La Corte d`appello di Catanzaro ha condannato tutti gli imputati dell`inchiesta “Telesis” contro il clan Bruni di Cosenza. I giudici hanno confermato in gran parte la sentenza di primo grado…

COSENZA La Corte d`appello di Catanzaro ha condannato tutti gli imputati dell`inchiesta “Telesis” contro il clan Bruni di Cosenza. I giudici hanno confermato in gran parte la sentenza di primo grado. Le pene più alte sono state inflitte a Fabio Bruni (20 anni di carcere) e Pasquale Ripepi (19 anni e 8 mesi) coinvolti nel traffico di droga. Un business che – secondo la Dda di Catanzaro – era una “specialità” del clan detto dei “Bella bella” assieme alle estorsioni. Confermata la condanna a 6 anni di reclusione per Edyta Kopacinska, moglie del defunto Michele Bruni e dallo scorso agosto divenuta collaboratrice di giustizia. Gli altri condannati sono: Giovanni Abbruzzese (10 anni di carcere), Giuseppe Prosperoso (9 anni e 4 mesi), Luca Sabato (4 anni e 8 mesi), Pasquale Ripepi (19 anni e 8 mesi), Maurizio Viola (13 anni e 2 mesi), Luigi Morelli (5 anni e 2 mesi), Roberto Mandarino (4 anni e 8 mesi), Francesco Giorgio Rocchetti (4 anni), Romualdo Marsico (2 anni e 8 mesi), Fabio Foggetti (3 anni), Massimo Greco (3 anni e 8 mesi), Ernesto Foggetti (3 anni 4 mesi e 1.200 euro di multa), Vincenzo Foggetti (4 anni e 8 mesi e 4.000 euro di multa), Umile Miceli (13 anni e 4 mesi), Domenico Musolino (8 anni e 10 mesi), Andrea Bruni (4 anni e 8 mesi), Andrea Gagliano (2 anni e 4.000 euro di multa), Monica Pranno (1 anno e 3.00 euro di multa), Vincenzo Perri (3 anni e 4.000 euro di multa), Pasqualino Gagliano (2 anni e 4.000 euro di multa). Ad alcuni i giudici di secondo grado hanno ridotto leggermente la pena. (0050)