Questione morale e identità del Pd
È opportuno che un condannato in primo grado per truffa sia candidato alla segreteria provinciale di Catanzaro del Partito democratico? Già Moro e Berlinguer avevano sollevato la questione morale e d…

È opportuno che un condannato in primo grado per truffa sia candidato alla segreteria provinciale di Catanzaro del Partito democratico?
Già Moro e Berlinguer avevano sollevato la questione morale e di morale ne parlava già Kant sostenendo che essa si debba «basare su qualcosa di assolutamente certo e saldo: il dovere. Ogni uomo infatti sente sicuro e consapevole la morale come un dovere. L’uomo, quello dotato di ragione, sente di fronte a certe situazioni il dovere di una scelta, a cui seguirà il comportamento morale».
Oggi il degrado etico e la caduta di credibilità della politica hanno raggiunto livelli che neppure negli anni di Tangentopoli erano stati toccati. L’imbarbarimento del costume civico, la corruzione, il potere che compra il consenso per perpetuare se stesso, lo smarrimento del bene comune, non sono soltanto un problema di moralità delle persone. Sono, come intendeva Berlinguer, una questione politica decisiva, di primaria grandezza. Se l’obiettivo di una forza progressista è il cambiamento, come può radicarsi quest’idea, questo progetto, come può diventare un impegno popolare, in assenza di un clima di fiducia, di un comune civismo, di un costume pubblico rigoroso?? Il degrado morale è oggi il vero impedimento al cambiamento. Oltre al danno che produce in sé, è una zavorra che spinge il Paese lungo il declino. E nel declino aumentano le ingiustizie, le disuguaglianze, i rancori, persino l’individualismo.
La politica che non ha ancora saputo o voluto rispondere a Kant, prima, e a Moro e Berlinguer, dopo, deve rimettere al centro l’uomo e la dignità di ogni singolo individuo, deve spendersi per il benessere di tutti e per realizzare i beni più preziosi per uno Stato: libertà e giustizia, e soprattutto parità di accesso. Chi rappresenta lo Stato, chi rappresenta i cittadini, chi rappresenta un partito deve traspirare questi valori e incarnarli prima di tutto nella vita personale, secondo il dettato della Costituzione. Il compito della politica deve essere quello di ristabilire la giusta scala dei valori, ponendo in cima ad essi il senso del dovere, il rispetto per le Istituzioni: in una parola la moralità.
Il Partito democratico sulla questione morale deve pronunciarsi con chiarezza e determinazione. Fermo restando il rispetto delle persone, a cui deve essere sempre garantita la possibilità di chiarire ogni situazione, si deve sgomberare il campo da ogni dubbio per ristabilire trasparenza e fiducia, perché l’identità del partito è un bene non offuscabile.
Alla luce di tutto questo discettare sull’opportunità o meno se per un condannato in primo grado per truffa sia opportuno o non opportuno essere candidato alla segreteria provinciale di Catanzaro del Partito democratico lo affidiamo alla sua coscienza e ai suggerimenti di chi lo sostiene. Ma come disse Giorgio La Pira «C`è un momento nella vita di un uomo in cui gridare è il solo dovere». Siamo certi che questo grido giungerà agli orecchi di chi vuole bene al nostro Paese, al nostro Pd e soprattutto alla Calabria.
*Responsabile regionale – Scuola di politica Pd Calabria