Sanità, D`Elia firma le dimissioni e arriva Urbani
LAMEZIA TERME Il Consiglio dei ministri ha nominato Andrea Urbani (commercialista, già nel collegio di esperti dell`ultima giunta Polverini ed esponente del “cerchio magico” di provenienza Ugl) al po…

LAMEZIA TERME Il Consiglio dei ministri ha nominato Andrea Urbani (commercialista, già nel collegio di esperti dell`ultima giunta Polverini ed esponente del “cerchio magico” di provenienza Ugl) al posto di Luigi D`Elia, dimessosi dall`incarico di sub-commissario per il Piano di rientro dal deficit sanitario calabrese. Il manager ha rimesso nella giornata di oggi – nelle mani dei dirigenti dei ministeri (Economia e Salute) che affiancano l`ufficio del commissario – l`incarico ricevuto nel 2010 dal Consiglio dei ministri.
Troppo ampie alla fine si sono rivelate le divergenze con il commissario-governatore Peppe Scopelliti. «Sono venute a mancare – spiega D`Elia – le condizioni operative per portare avanti correttamente il mandato. I criteri di governance stabiliti a livello nazionale non possono essere modificati a livello locale». E forse è tutta in quest’ultima frase l`origine dello scontro che ha portato prima all`autosospensione di D`Elia e dell`altro sub-commissario Luciano Pezzi, e adesso alle «irrevocabili dimissioni» del primo.
A nulla è valso il pressing del governatore, che mirava a ottenere un suo passo indietro. D`Elia, di fronte ai tecnici ministeriali, è stato categorico: questa volta non si torna sui propri passi. Scopelliti, secondo Pezzi e D’Elia, ha capovolto il senso stesso del commissariamento. In primo luogo quando stabilisce che la struttura commissariale può essere di supporto agli uffici del dipartimento («dovrebbe, piuttosto, verificarsi il contrario»). «Il dipartimento “Tutela della salute e Politiche sanitarie sovraintende all’attuazione del Piano operativo con il supporto della struttura commissariale”», ha scritto invece il governatore sul documento che traccia le linee-guida del programma operativo sanitario 2013-2015.
Quello ipotizzato da Scopelliti è apparso sin da subito ai due subcommissari come uno svuotamento di senso della struttura che si occupa del Piano di rientro. Quella frase è in contrasto con ogni normativa: «Non vi è alcun dubbio – scrivevano D`Elia e Pezzi nella lettera in cui annunciavano la loro autosospensione dall`incarico – che le funzioni di indirizzo, programmazione e controllo sono in capo all’organo commissariale, peraltro organo dello Stato, nella sua intera composizione di commissario e subcommissari ad acta; il supporto amministrativo e gestionale per l’attuazione del Piano non può, pertanto, che essere affidato agli uffici del dipartimento che sono chiamati a gestire le attività in relazione agli indirizzi a ai programmi dati».
È un problema di regole, insomma. Davanti al quale Pezzi e D’Elia, «non ritrovando nel testo del Programma 1 “Governance» il riconoscimento del ruolo e della funzione a essi attribuita dalle citate delibere del Consiglio dei ministri, si autosospendevano. Ora la nuova svolta con le dimissioni D`Elia.
Intanto il governatore, sempre nella giornata di oggi, è volato a Roma per incontrare il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Al centro del colloquio proprio la delicata questione relativa alla gestione della sanità calabrese. E non è da escludere che a breve possa arrivare qualche novità significativa.
La nuova nomina è stata ratificata oggi a Roma su proposta dei ministri di Salute ed Economia, dopo che lo stesso Scopelliti è stato ascoltato nella sua qualità di commissario. (0030)