Estorsione, cinque arresti a Reggio
Associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione aggravata, favoreggiamento e ricettazione, tutti aggravati dalla finalità di agevolare le attività delle associazioni mafiose: sono questi i re…

Associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione aggravata, favoreggiamento e ricettazione, tutti aggravati dalla finalità di agevolare le attività delle associazioni mafiose: sono questi i reati di cui rispondono a vario titolo i cinque soggetti – Francesco Zindato, alias Pistolero (classe 1977), Demetrio Sonsogno (classe 1969), Antonino Labate (classe 1977), Santo Labate (classe 1981) e Malgorzata Tchorzewska, alias Margherita (classe 1979) – ritenuti affiliati al clan Caridi- Borghetto-Zindato, raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare. Dalle prime luci dell’alba, gli uomini della Squadra Mobile di Reggio Calabria, diretta da Gennaro Semeraro, stanno eseguendo la misura chiesta dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria ed emessa dal gip. L’operazione ha consentito di individuare e delineare i meccanismi operativi della cosca, colpita in passato da numerosi arresti ma ancora attiva grazie anche a nuove affiliazioni, che hanno permesso la prosecuzione delle attività illecite. A farne le spese, soprattutto imprenditori e commercianti della zona di Modena- Ciccarello e San Giorgio Extra, ancora vessati da estorsioni finalizzate al procacciamento delle risorse finanziarie indispensabili al mantenimento del sodalizio.