Doppio gioco all’ombra di Forza Italia
CATANZARO Qualcosa non torna. E questa volta saranno i diretti interessati a dover chiarire da che parte sta la verità. Il riferimento è alle vicende interne del Pdl calabrese, che appare sempre di p…

CATANZARO Qualcosa non torna. E questa volta saranno i diretti interessati a dover chiarire da che parte sta la verità. Il riferimento è alle vicende interne del Pdl calabrese, che appare sempre di più un partito privo di una linea politica univoca. Ma vediamo di capire cosa è successo. Ieri pomeriggio alle 16.22 è arrivato nelle redazioni un comunicato, su carta intestata dell’ufficio stampa della giunta regionale, con cui si dà notizia della sottoscrizione unanime (a eccezione del giovanardiano Giovanni Nucera, che rimane ancorato all’idea di mantenere in vita il Pdl) di un documento di adesione a Forza Italia e di riconoscimento della leadership di Berlusconi a livello nazionale e di Scopelliti su scala calabrese. Fin qui, nulla di strano. Tutto sommato era questo che voleva il governatore ed è questo ciò che hanno fatto assessori e consiglieri regionali convocati a Palazzo Alemanni. Succede, però, qualcosa di strano. Pochi minuti dopo la diffusione del documento (precisamente alle 17.01), arriva un lancio dell’Ansa calabrese. Titolo: «Pdl: consiglieri e assessori Calabria, aderiamo a Forza Italia». Testo dell’agenzia: «Venticinque tra consiglieri e componenti la giunta regionale della Calabria iscritti al Pdl hanno condiviso e sottoscritto un documento in cui lanciano “un appello all`unità del partito in vista del Consiglio nazionale; si riconoscono nella leadership del presidente Berlusconi, al quale esprimono solidarietà e vicinanza; chiedono la costituzione di un centrodestra all`interno di un sistema bipolare e riconoscono il ruolo strategico di Angelino Alfano”».
I più attenti balzano subito dalla poltrona. E sì, perché del riconoscimento del «ruolo strategico di Alfano» nel documento sottoscritto al termine della riunione non c’era proprio traccia. Evidentemente qualcuno ha dettato all’Ansa una versione diversa rispetto a quella concordata per dimostrare (evidentemente forzando la mano) che il partito è attestato sulle posizioni delle colombe. La differenza non è di poco conto perché in quel «riconoscimento del ruolo strategico» è concentrata tutta la diatriba che ha diviso finora lealisti e governativi calabresi. Certo, sarebbe utile sapere se questa “aggiunta” al documento è stata condivisa con tutti o sia stata “dettata” volutamente da qualcuno, così come sarebbe interessante capire quale sarà adesso l’atteggiamento di chi ha nei giorni scorsi dichiarato fedeltà a Berlusconi e ora si ritrova ad aver sottoscritto (a sua insaputa…) un’attestazione di stima nei confronti del vicepremier. (0090)