Pd, i renziani denunciano altre irregolarità
LAMEZIA TERME «Finisce nel caos il congresso provinciale del Pd di Cosenza al quale partecipa una sola parte, quella del cuperliano Luigi Guglielmelli». È quanto scritto in una nota dell`Area Renzi d…

LAMEZIA TERME «Finisce nel caos il congresso provinciale del Pd di Cosenza al quale partecipa una sola parte, quella del cuperliano Luigi Guglielmelli». È quanto scritto in una nota dell`Area Renzi della provincia di Cosenza. «Dopo una miriade di contestazioni – prosegue la nota – e notevoli irregolarità, tutte puntualmente esposte e denunciate agli organi di garanzia, si registrano sul finire, nuovi ed eclatanti casi di violazione dei regolamenti. A Rossano, città circa di 50 mila abitanti, è stata inventata e praticata la formula del congresso a sorpresa». Tenendo fuori circa 190 iscritti al Pd già dal 2012, ieri sera un`ottantina di persone hanno inscenato la farsa del congresso cittadino per eleggere un segretario illegittimo! Gli esclusi hanno regolarmente inoltrato ricorso alle commissioni di garanzia». «Ricorso – aggiunge – anche da parte di un gruppo di iscritti al Pd di Acri, cittadina di poco più di 20 mila abitanti, che segnala forti irregolarità nella gestione del congresso locale. Mentre a Santa Sofia d`Epiro, piccolo comune arbreshe è scoppiata una rissa tra amministratori e iscritti, con la conseguente e amarissima lettera di dimissioni della giovane segretaria, Iolanda Miracco, molto apprezzata fra i giovani del posto, ora profondamente delusi. Nel frattempo, nonostante la rinuncia a proseguire il congresso da parte dell`Area Renzi, con le conseguenti dimissioni del candidato alla segreteria, Franco Laratta, il congresso è andato avanti fino ad oggi, facendo registrare in più circoli un vero e proprio flop di votanti. Ma da diverse realtà viene segnalata l`assoluta mancanza di controlli nelle operazioni di voto».
DENUNCIA DA CROTONE E una situazione di irregolarità viene denunciata anche da Giuseppe Dell`Aquila, presidente dei Giovani democratici calabresi e candidato alla segreteria provinciale del Pd crotonese: «In alcuni comuni del Crotonese si è verificato un eccessivo ricorso al tesseramento di massa, nella città capoluogo ed anche in realtà, piccole e piccolissime, dove gli iscritti al Pd sono risultati aumentati del 300-400%».
«Questa situazione – aggiunge il giovane democrat – ha posto una questione di natura politica sul tipo di partito che vogliamo costruire: partito dei signori delle tessere oppure partito dei militanti. In vista della celebrazione dell`atto conclusivo del congresso provinciale per l`elezione del segretario del Partito Democratico, la mia storia personale, la mia indole, la mia coscienza mi portano ad una riflessione, che vuole essere, l`ennesimo contributo alla chiarezza sul partito che sta rinascendo, sul come lo vogliamo intendere e soprattutto, sul come farlo. Dopo aver ascoltato – prosegue Dell`Aquila – quanti mi hanno sostenuto in questa corsa, abbiamo deciso, di formalizzare il nostro pensiero in un documento che va nella direzione della chiarezza. Chiarezza intesa come sostanza politica, di idee e di metodo. Quanto è successo, nelle ultimissime ore, prima e durante gli orari di aperture dei seggi in tutta la provincia, ha mortificato, a nostro avviso, l`idea di partito che abbiamo sempre sostenuto e per il quale ci siamo sempre spesi. La critica sulle regole e sul metodo resta nettissima. Critica sulla gestione di tutto il processo congressuale. Con una commissione di garanzia che, ed è un giudizio meramente politico, ha pesato poco. Abbiamo atteso invano che sulle questioni più spinose e critiche si esprimessero quanti istituzionalmente rappresentano il Pd ed il territorio ai vari livelli di competenza. A nostro giudizio, gli onorevoli nazionali Oliverio e Stumpo ed il consigliere regionale Sulla, il sindaco di Crotone nonché presidente dell`Anci regionale, Vallone, avrebbero dovuto, esprimendo il loro pensiero, facilitare un percorso che è stato a dir poco accidentato».
POLEMICHE A CATANZARO E anche a Catanzaro è polemica interna tra renziani e presunti tali a Catanzaro. Nel capoluogo, dove si è alle ultime battute della campagna in vista del congresso per l`elezione del segretario provinciale del Pd, le componenti che fanno capo agli “Amici di Matteo Renzi“, “Leopolda 4“ e “Adesso Lamezia“, assieme ad Azione Democratica, hanno convocato i giornalisti per dire la loro sugli assetti futuri del partito e denunciare una serie di situazioni che si sarebbero verificate in fase congressuale. «Ad oggi – è stato detto nel corso dell`incontro – la coalizione che noi sosteniamo, composta dai candidati Francesco Muraca, renziano della prima ora, e Domenico Giampà, sostenuto da Azione democratica e Areadem, ha ottenuto 50 delegati contro i 35 dell`altro competitor Enzo Bruno, salito da poco sul carro del sindaco di Firenze. Dei 120 delegati al congresso ce ne sono da assegnare 35: a noi ne bastano poco più di 20 per avere la maggioranza. I risultati sono chiari e manca poco per raggiungere un numero sufficiente di delegati. A quel punto, per dare un segnale,convocheremo gli eletti ed eleggeremo il nostro segretario». ?I renziani catanzaresi segnalano, poi, gli esiti congressuali “strani“ in alcuni comuni della provincia come Pianopoli, dove sarebbero lievitate le tessere, e chiedono l`annullamento del congresso di circolo del quartiere Lido di Catanzaro dove, secondo quanto riferito nel corso dell`incontro, avrebbero votato 20 persone non residenti, in spregio allo Statuto, e di quello di Falerna. Nel mirino ci sono poi altre anomalie nei congressi in alcuni quartieri del capoluogo. «Questo partito – ha detto Francesco Muraca – va ricostruito dalle fondamenta, perché così com`è non va bene». (0030)