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ADDIO PDL | Il ground zero del centrodestra

Le parole di Maurizio Gasparri certificano la fine di un rapporto che sembrava indissolubile: «Chi è qui oggi merita benemerenza e affetto: gli vogliamo bene». Chi non c`è (è il caso di Peppe Scopell…

Pubblicato il: 16/11/2013 – 11:44
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ADDIO PDL | Il ground zero del centrodestra

Le parole di Maurizio Gasparri certificano la fine di un rapporto che sembrava indissolubile: «Chi è qui oggi merita benemerenza e affetto: gli vogliamo bene». Chi non c`è (è il caso di Peppe Scopelliti) «non merita la nostra attenzione». E con lui concorda Altero Matteoli. Non c`è risentimento nelle parole degli ex colonnelli di Alleanza nazionale. Delusione sì, per il comportamento assunto dal governatore calabrese che è stato tra i protagonisti della scissione consumata da Angelino Alfano, con la creazione di gruppi autonomi. «A Berlusconi dobbiamo lealtà», sono state le parole pronunciate ieri sera da Gasparri ai dirigenti calabresi, che hanno scelto di seguire il Cavaliere nella decisione di sancire la rinascita di Forza Italia. All`hotel Empire si è celebrata la morte di un partito (il Pdl) e la rinascita di un altro (Forza Italia). «Traditori», è la parola più usata nel summit calabrese guidato dai falchi Pino Galati e Nino Foti. «Fatto gravissimo, ne risponderanno agli elettori», è la minaccia di Raffaele Fitto che è venuto a benedire l`operazione dei lealisti calabresi. Giudizi duri arrivano anche da Matteoli.
La scissione è compiuta, insomma. Scopelliti e i suoi fedelissimi nel “Nuovo Centrodestra”, tutti gli altri in Forza Italia. Alle undici di sera, quando i lealisti sono a tavola per un brindisi augurale, prevale l`entusiasmo. «Nella prossima settimana procederemo alla costituzione del gruppo di Forza Italia in consiglio regionale. Ma siamo già maggioranza», si affretta a precisare uno degli otto rappresentanti a Palazzo Campanella che non ha seguito le indicazioni del governatore.
La prima conseguenza di questo ground zero del centrodestra sono state le dimissioni di Gianpaolo Chiappetta dall`incarico di capogruppo del partito in consiglio regionale. Lui non seguirà Berlusconi ma resterà con Scopelliti e, quindi, con Alfano. All`orizzonte, sempre per l`ex capogruppo, potrebbe esserci una candidatura alle elezioni Europee. In ogni caso, il dato certo è che nell`Astronave torna Forza Italia. E non è da escludere che il nuovo partito possa chiedere al presidente di rivedere gli assetti in giunta. Non ci saranno lacrime e dolore per questo strappo. I tempi della politica non lo permettono. Comunque vada, nulla sarà come prima.

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