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Morrone capogruppo, Forza Italia vede la luce

LAMEZIA TERME Il primo passo è stato compiuto. A Gizzeria, in un noto ristorante dove il pesce fresco è di casa, il gruppo di Forza Italia in consiglio regionale ha celebrato il suo battesimo. Capogr…

Pubblicato il: 19/11/2013 – 17:03
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Morrone capogruppo, Forza Italia vede la luce

LAMEZIA TERME Il primo passo è stato compiuto. A Gizzeria, in un noto ristorante dove il pesce fresco è di casa, il gruppo di Forza Italia in consiglio regionale ha celebrato il suo battesimo. Capogruppo all`unanimità è stato designato Ennio Morrone. Non si tratta di una sorpresa. Il suo nome era quello che circolava con più insistenza già da sabato, giorno in cui all`Eur di Roma, Silvio Berlusconi ha sancito la morte del Pdl e la resurrezione della creatura politica fondata nel 1994. I nove esponenti forzisti (Nicolò, Tallini, Mancini, Albano, Vilasi, Magno, Pacenza, Caputo e Bulzomì) non ci hanno messo molto a trovare la soluzione. Morrone corrisponde perfettamente all`identikit del capogruppo: radicato sul territorio – è originario di Cosenza e per la prima volta guiderà il partito senza la presenza ingombrante dei fratelli Gentile – e con una robusta esperienza maturata nelle istituzioni. Ad affiancarlo, in qualità di vicecapogruppo, ci sarà Gabriella Albano mentre le funzioni di segretario saranno portate avanti dal nuovo arrivato Salvatore Bulzomì, arrivato a Palazzo Campanella con grazie all`Udc ma subito in linea con il nuovo corso berlusconiano. «Esprimo un particolare ringraziamento – è il commento di Morrone – ai colleghi consiglieri regionali del neonato gruppo consiliare di Forza Italia che mi hanno eletto quale loro presidente votandomi all’unanimità, e ringrazio i due assessori Mimmo Tallini e Giacomo Mancini per la loro presenza ed il loro sostegno, a cui è andato altresì il plauso di tutto il gruppo per l’ottimo lavoro fin qui svolto in giunta».
Per il momento, dunque, non ci saranno scossoni in maggioranza. La parola d`ordine è «prudenza». Nessuno tra gli intervenuti all`happening di Gizzeria ha voluto mettere in discussione gli attuali assetti di governo. «Siamo leali – è stato il commento più ascoltato tra gli interventi – al governatore e alla sua giunta ma con autonomia di pensiero e di azione».  Un po` come dire: non siamo fedelmente acritici ma pronti a far sentire la nostra voce qualora se ne ravvisasse l`esigenza.
Di pari passo con la costituzione del gruppo in consiglio regionale, camminerà il lavoro di scouting per rafforzare e rinnovare la classe dirigente azzurra. Servono innesti che l`ex premier cerca in giovani leve, ma anche in professionisti, imprenditori, universitari. Facce nuove che serviranno al partito, magari pure come candidati alle prossime tornate elettorali.
Nei prossimi giorni poi ci sarà da sciogliere il nodo del coordinamento regionale del partito. Berlusconi deve prima scegliere da chi farsi affiancare a livello nazionale. Solo dopo passerà alle nomine territoriali. I nomi in ballo sono quelli dei falchi Pino Galati e Nino Foti, due tra i dirigenti che hanno scelto di stare dalla parte di Berlusconi senza tentennamenti. Ma attenzione anche a Jole Santelli: va bene che la pasionaria del Cavaliere è impegnata al ministero del Lavoro come sottosegretario, ma il suo potrebbe essere un nome spendibile su cui fondare questo riavvio delle operazioni forziste.

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