La legge di stabilità blocca il Tavolo per gli lsu-lpu
CATANZARO La riunione sull`emergenza lavoro in Calabria già fissata per oggi pomeriggio con nota pervenuta questa mattina alla presidenza della giunta regionale è stata rimandata «a causa di imprevis…

CATANZARO La riunione sull`emergenza lavoro in Calabria già fissata per oggi pomeriggio con nota pervenuta questa mattina alla presidenza della giunta regionale è stata rimandata «a causa di imprevisti impegni governativi relativi alla Legge di stabilità». Lo ha comunicato il capo di gabinetto del ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione al governatore Giuseppe Scopelliti. Quest`ultimo ha contattato il ministro D`Alia fissando la riunione per il 29 novembre.
CGIL, CISL E UIL: «IL RINVIO È UN ERRORE»
«Il rinvio da parte del governo dell`incontro previsto con la Regione Calabria e Cgil, Cisl e Uil sulla vertenza lavoratori Lsu, Lpu, di cui alla legge regionale 13 giugno 2008, numero 15 ed altri, è un errore». È quanto si afferma in una nota congiunta delle segreterie regionali di Cgil e Cisl.
«Ci auguriamo che la data ventilata del prossimo incontro per il 29 novembre – prosegue la nota – trovi conferma da parte del governo e noi ci batteremo, affinché venga definita, con i presìdi presso le Prefetture. Chi lavora a far sì che la vertenza Lsu Lpu diventi una mera questione di ordine pubblico si assume una grave responsabilità e danneggia fortemente le aspettative e le legittime rivendicazioni di tanti lavoratori calabresi. Bisogna battere queste spinte e lavorare all`unità delle forze che in Parlamento stanno sostenendo le posizioni dei lavoratori, sia nel chiedere adeguati finanziamenti a copertura delle spettanze 2013 -2014, sia avviando e dando forza al tavolo per la stabilizzazione, rivendicazione storica dei precari».
«In queste ore e giorni – affermano ancora Cgil e Cisl – bisogna lavorare ad allargare il consenso democratico e il sostegno ai lavoratori, battere chi intende trasformare in ordine pubblico la vertenza, che deve rimanere strettamente sindacale. Ognuno faccia la sua parte. Ai sindaci, che ringraziamo per il sostegno dato finora e la collaborazione, invitiamo a isolare anche loro queste spinte, rimanendo sul terreno civile e democratico, nell`interesse della Calabria e delle rivendicazioni dei lavoratori». (0040)