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IN EDICOLA | Una regione "fuori registro"

Non c`è provincia nella regione dove non sia nato un comitato che denunci un`allarmante crescita di neoplasie fra la popolazione. Da Crotone alla Piana di Gioia Tauro passando per il Tirreno cosentin…

Pubblicato il: 22/11/2013 – 11:29
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IN EDICOLA | Una regione "fuori registro"

Non c`è provincia nella regione dove non sia nato un comitato che denunci un`allarmante crescita di neoplasie fra la popolazione. Da Crotone alla Piana di Gioia Tauro passando per il Tirreno cosentino, i cittadini chiedono certezze sul loro diritto alla salute. I cittadini aspettano da anni un registro regionale dei tumori, ma l`iter per la sua approvazione si è interrotto più volte anche a causa delle limitate disponibilità economiche. Restano le anagrafi provinciali, almeno dove sono state istituite.
Di sicuro c`è solo la mappa dei veleni che assediano la Calabria, regione fra le meno industrializzate eppure con alti tassi di inquinamento. Per le strade delle città ma anche nelle campagne si trova di tutto:  arsenico, rame, diossina e poi antimonio, cromo e piombo. Ci sono 18 siti in cui è necessario intervenire per bonificare con una spesa che supera i 45 milioni di euro. Ci sono i veleni lasciati in eredità dalle poche industrie sorte in Calabria: la Marlane a Praia, la Pertusola a Crotone.
Ma ci sarebbero anche rifiuti di importazione. Scorie tossiche che per anni sono state un lucroso business per i clan della criminalità organizzata locale. (0020)

(Il servizio di copertina “Fuori registro”, con gli articoli di Alessia Candito, Roberto De Santo, Gaetano Mazzuca e Pablo Petrasso, è sul numero 127 del Corriere della Calabria, in edicola fino al 28 novembre)

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