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Rinasce il Cdu, c`è anche Giulio Serra

Succede tutto nello stesso giorno (venerdì 22) e nella stessa città (Roma). Mentre al Crowne Plaza i massimi dirigenti dell`Udc si dicono disponibili a verificare la possibilità di costruire un nuovo…

Pubblicato il: 22/11/2013 – 18:18
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Rinasce il Cdu, c`è anche Giulio Serra

Succede tutto nello stesso giorno (venerdì 22) e nella stessa città (Roma). Mentre al Crowne Plaza i massimi dirigenti dell`Udc si dicono disponibili a verificare la possibilità di costruire un nuovo soggetto politico assieme ai Popolari di Mauro e Dellai, all`hotel Palatino il consiglio nazionale sancisce la (ri)nascita del Cdu. Con Mario Tassone, che guida il fronte degli scontenti dell`Udc e si dice pronto a «costruire una casa per tutti quei post-democristiani in cerca di una collocazione coerente con le loro idee». Per il battesimo di quella che fu la creatura di Rocco Buttiglione, c`è un parterre democristiano di tutto rispetto: da Gianfranco Rotondi a Bruno Tabacci, passando per Clemente Mastella e Pino Galati. Fino ai dirigenti delle varie regioni tra cui il consigliere regionale calabrese (eletto nella lista “Insieme per la Calabria – Scopellti Presidente”) Giulio Serra. Che a chi gli ha chiesto conto della sua presenza a Roma, ha risposto di «guardare con molto interesse al progetto» messo in piedi da Tassone.
La road map dei Cristiani democratici uniti prevede la chiusura del tesseramento per il mese di gennaio. Nello stesso mese si celebrerà il congresso nazionale che dovrà eleggere il nuovo segretario e soprattutto stabilire la linea politica da perseguire. Tassone, che manteneva da prima che il Cdu confluisse nell`Udc il ruolo di presidente del consiglio nazionale, riserva ancora parole dure nei confronti dei suoi ex colleghi di partito che governano alla Regione assieme a Forza Italia e Nuovo Centrodestra: «Il Cdu in presenza della scomposizione del Popolo della libertà, intende verificare se ci sia ancora l’agibilità politica della giunta regionale. Si avverte anche in Calabria la debolezza della politica al di là del valore degli uomini che la rappresentano. Vogliamo ridare un senso alla politica – sottolinea – davanti al disorientamento degli elettori che, in assenza di riferimenti storici all’interno dei partiti, non trovano più riferimenti di ordine culturale e valori nel quadro politico attuale».

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