Pd, rappresentanza monca per la Calabria
LAMEZIA TERME La linea è quella di avere un quadro più chiaro, di capire cosa sia successo realmente. Per questo motivo la commissione nazionale per il congresso ha deciso di “congelare” le convenzio…

LAMEZIA TERME La linea è quella di avere un quadro più chiaro, di capire cosa sia successo realmente. Per questo motivo la commissione nazionale per il congresso ha deciso di “congelare” le convenzioni di Catanzaro e Vibo Valentia. Tradotto: all’appuntamento in programma domenica all’Ergife di Roma, che sancirà il risultato del voto degli iscritti in vista delle primarie dell`otto dicembre per la scelta del segretario del partito, non prenderanno parte i delegati di queste due province. Nel caso di Vibo Valentia, la scelta sarebbe stata determinata dai ricorsi presentati dai renziani («non si è votato in 25 circoli su 53» è stata l’accusa dei seguaci del sindaco di Firenze). Per quanto riguarda Catanzaro, invece, mancano addirittura i dati del voto tra i militanti. In buona sostanza, a Largo del Nazareno non sarebbero proprio arrivati i verbali con gli scrutini dei singoli circoli e così alla commissione nazionale per il congresso non è rimasto altro che prendere atto della situazione di grande caos.
Così alla convezione nazionale che sancirà l’apertura delle ostilità in vista delle primarie aperte del giorno dell`Immacolata prenderanno parte soltanto i delegati di Cosenza, Crotone e Reggio Calabria. I sostenitori di Gianni Cuperlo saranno in maggioranza dal momento che nella provincia bruzia e in riva allo Stretto il fronte che sostiene l’ex segretario della Fgci ha conquistato più delegati rispetto all’ala renziana vittoriosa soltanto in terra pitagorica.
E non è finita qui perché la commissione nazionale per il congresso sarà chiamata nelle prossime ore a prendere una decisione definitiva sul “caso Catanzaro”. L`orientamento dei rappresentanti dell’organismo di garanzia sarebbe quello di arrivare a un annullamento del congresso provinciale. Ciò anche in considerazione del clima di contrapposizione tra i due schieramenti che si contendono la segreteria provinciale del partito: quello che fa capo a Enzo Bruno e l’altro che vede attestati sulle stesse posizioni Domenico Giampà e Francesco Muraca.