Molinari (M5S): «Fare luce sui veleni di Reggio Calabria»
CATANZARO «È da tempo che il sottoscritto sta attirando l`attenzione sui fatti che stanno avvelenando la città sullo Stretto la cui miseria, nella quale è stata costretta dalla politica locale, strin…

CATANZARO «È da tempo che il sottoscritto sta attirando l`attenzione sui fatti che stanno avvelenando la città sullo Stretto la cui miseria, nella quale è stata costretta dalla politica locale, stringe il cuore». È quanto afferma il senatore di M5S, Francesco Molinari, componente della Commissione parlamentare antimafia, in relazione alla decisione dell`organismo di riunirsi a Reggio Calabria il 9 e 10 dicembre.
«Lo scioglimento del consiglio comunale – prosegue Molinari – ha smascherato il vero volto di un modello che si è voluto avere l`ardire di ritenere meritevole di essere esportato per l`intero territorio calabrese: il suo fallimento è sotto gli occhi di tutti i calabresi. Di più, gli ultimi mesi hanno visto una sospetta escalation eversiva, da me denunciata, nella città che si avvierà prossimamente ad elezioni, il cui scopo potrebbe essere quello di contribuire a minare un clima civile già ampiamente compromesso».
«Voglio pensare – dice ancora Molinari – che l`attività spesa in tutti questi anni per il M5S in Calabria sia stata decisiva nel raggiungere l`importante traguardo, più che simbolico, di essere qui nella Commissione antimafia a nome dei calabresi onesti ad iniziare, proprio da questa sfortunata terra, un nuovo percorso di civiltà attraverso la legalità. Per fare ciò sarà importante il confronto certo e sicuro tra le istituzioni locali e nazionali nel contrastare la collusione infame tra politica e criminalità organizzata ed è importante che questo nuovo dialogo, che vedrà coinvolti il ministro della Giustizia e il procuratore nazionale antimafia con gli amministratori locali e i rappresentanti dell`associazionismo impegnati nella lotta alla `ndrangheta, parta da Reggio».
«Anche la presidentessa Rosy Bindi – conclude – è d`accordo sulla necessità di avviare questo difficile cammino, soprattutto con riferimento alla scena europea». (0020)