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Pedrini e Jodorowsky a Rocca Imperiale per il “Federiciano”

ROCCA IMPERIALE «Forse non ne sono degno, ma gioisce il pensiero che lassù, due passi e un federiciano cielo, nelle vie che sanno di sale e di vento, tra tanta poesia, faccia mostra di sé, vanitosa…

Pubblicato il: 03/12/2013 – 18:28
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Pedrini e Jodorowsky a Rocca Imperiale per il “Federiciano”

ROCCA IMPERIALE «Forse non ne sono degno, ma gioisce il pensiero che lassù, due passi e un federiciano cielo, nelle vie che sanno di sale e di vento, tra tanta poesia, faccia mostra di sé, vanitosa, la mia canzone della follia. Penso ai miei figli che un domani, passeggiando a Rocca Imperiale, mi incontreranno appeso alle strade che ho  calpestato nel mio lungo viaggio». Omar Pedrini è già immerso nel clima del “Federiciano” che trasformerà Rocca Imperiale, il 7 e l’8 dicembre, in un grande raduno di poeti. Il leader dei Timoria sarà l’ospite d’eccezione della V edizione (che ha raccolto 2.500 iscritti), sabato pomeriggio, dove si intratterrà con il pubblico recitando e cantando alcuni suoi celebri versi. Il cantautore ha appositamente composto un haiku per Rocca Imperiale, un omaggio per “Il Federiciano”: Su nel paese/ tra tanta poesia/ la mia Follia.
Una macchina organizzativa ormai collaudata, lungo l’asse Aletti Editore-Amministrazione Comunale, accoglierà centinaia e centinaia di visitatori per un evento unico nel suo genere che unisce cultura e territorio, per un vero esempio di marketing territoriale: un concetto oggi abusato ma che a Rocca Imperiale trova la sua unica dimostrazione in tutto l’Alto Jonio cosentino. Un borgo antico che continua a vivere grazie al “Paese della Poesia”.  «Sono contento di capire che il “Paese della poesia” non è più solo mio che l’ho creato – spiega l’editore Giuseppe Aletti – , non è solo di Rocca Imperiale che lo ha adottato, ma è di tutti gli autori che hanno creduto in questo sogno di dare una dimora alla poesia».
E sì, perché Rocca Imperiale è una vera casa della poesia, un libro a cielo aperto con le stele che tracciano un percorso nel borgo antico visitato in ogni periodo dell’anno. Con quelle di quest’anno saranno 27 le stele poetiche con versi di autori famosi e meno famosi  che nel borgo federiciano hanno trovato l’immortalità. I vincitori di quest’anno, così com’è tradizione del concorso “Il Federiciano”, non saranno avvisati prima ma lo scopriranno soltanto durante lo svelamento delle stele sabato sera. La giornata del sabato sarà aperta con un visita guidata alle 20 stele svelate gli anni passati, dove a fare da Cicerone sarà l’editore Giuseppe Aletti. Sabato sera dopo la declamazione dei versi e lo svelamento delle stele, spazio alla “cena dei poeti” nella sala Parsifal. Domenica mattina, l’estemporanea di poesia (iscrizioni aperte sino a pochi minuti prima dell’inizio) permetterà ai poeti di immergersi nel borgo antico alla ricerca della giusta ispirazione. Due giorni intensi che si chiuderanno domenica sera quando alle 21 nell’Auditorium parrocchiale della Marina andrà in scena l’esilarante commedia natalizia “Due su due” di Mario Fazio, a cura della compagnia teatrale “Passando per attori” di Guidonia (Roma). Sul palcoscenico anche l’editore Aletti e la direttrice editoriale Valentina Meola, nelle insolite vesti di attori. E intanto in questi giorni il Museo delle Cere di Rocca ha dedicato al “Paese della Poesia” la statua di Leopardi, con il grande poeta che è presente tra le stele con i versi de L’infinito.
Intanto, anche tutta la comunità parrocchiale si è stretta intorno al Festival Il Federiciano e al Paese della Poesia con la stele di San Francesco con Il Cantico delle creature voluta dal parroco Don Vincenzo Santa Lucia.
La casa editrice Aletti è riuscita a creare un evento, perfezionandolo negli anni, che ha la capacità di attirare tantissimi visitatori in un piccolo comune del sud, distante dai grandi centri urbani, in un periodo dell’anno lontano dal clamore estivo. Una sorta di progetto pilota, esportabile ovunque. Ma con il necessario contributo di passione e professionalità. «Siamo una felice anomalia di sviluppo culturale – commenta soddisfatto l’editore e ideatore della manifestazione, Giuseppe Aletti –.  Contenti ogni anno di rinnovare l`imbarazzo degli assenti e lo stupore dei presenti. Rimane tuttavia il rammarico di dover rimandare indietro numerosi visitatori per mancanza di supporto logistico che avrebbe potuto coinvolgere tutte le strutture alberghiere fino a Trebisacce. Ma non ci sono le risorse. Facciamo tutto da soli: la casa editrice Aletti e il Comune di Rocca Imperiale. In un posto martoriato dalla disoccupazione e dalla povertà rimandare indietro quote di Pil per l’assenza delle Istituzioni sovracomunali che dovrebbero affiancare questo Festival è un vero spreco». Evidente il riferimento di Aletti alla sordità dimostrata in questi anni dalla Regione Calabria (nonostante la presentazione ufficiale del progetto nelle sedi e con i bandi opportuni) nei confronti di una manifestazione che sta diventando anno dopo anno un modello da esportare, con altri comuni italiani che cercano (qualcuno in maniera abbastanza goffa) di copiarne i contenuti. «Abbiamo creato in questi anni un eccezionale patrimonio turistico-culturale – commenta il sindaco Ferdinando Di Leo, pronto a lasciare questa importante eredità all’amministrazione che subentrerà nel 2014. Dispiace che Rocca Imperiale sia stata orfana della Regione Calabria che invece di sostenere una simile iniziativa che gratifica e potrebbe far crescere un intero territorio ci ha sempre voltato le spalle, nonostante il “Federiciano” si confermava con un successo dietro l’altro».
Info: alettieditore.it; “Il Paese della Poesia” su facebook. (0070)

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