`Ndrangheta nel Torinese, arrivano 46 condanne
TORINO Quarantasei condanne, tredici assoluzioni e riduzioni delle pene inflitte in primo grado. Si è chiuso così, oggi a Torino il processo d`Appello dell`inchiesta Minotauro sulla presenza della `n…

TORINO Quarantasei condanne, tredici assoluzioni e riduzioni delle pene inflitte in primo grado. Si è chiuso così, oggi a Torino il processo d`Appello dell`inchiesta Minotauro sulla presenza della `ndrangheta nel Torinese. Si tratta della parte del processo che riguarda gli imputati che avevano scelto di farsi giudicare con il rito abbreviato.
L`accusa, rappresentata dalla pg Elena Daloiso, aveva chiesto molte più condanne: esattamente 62 ma i giudici hanno deciso diversamente. Dodici gli imputati assolti. Due settimane fa si era concluso il primo grado del procedimento che si era svolto in dibattimento con 38 assoluzioni e 36 condanne. Oggi si è concluso il secondo grado della tranche del maxiprocesso che si è svolto con rito abbreviato e quindi a porte chiuse. A Bruno Iaria la pena è stata ridotta di sei mesi: la condanna quindi attualmente è a 13 anni. Iaria è considerato il boss della locale di Cuorgnè. Molte pene sono state rideterminate. Come quella di Antonio Agresta, condannato a due anni, mentre in primo grado ne aveva rimediati dieci e otto mesi. Agresta, che è difeso dall`avvocato Ercole Cappuccio, è stato assolto dall`accusa di essere capo società di Volpiano. Assolto anche Pasquale Barbaro, ritenuto il referente in zona della locale di Platì. Per lui è stata chiesta la trasmissione degli atti alla Procura di Reggio. (0090)