Primarie, è già polemica Tra seggi chiusi e vigilantes
COSENZA Le consultazioni sono appena iniziate ma è già tempo di polemiche e accuse. E, come nelle scorse settimane, è sempre Cosenza il teatro del malcontento targato Pd. Ad aprire le danze sono i so…

COSENZA Le consultazioni sono appena iniziate ma è già tempo di polemiche e accuse. E, come nelle scorse settimane, è sempre Cosenza il teatro del malcontento targato Pd. Ad aprire le danze sono i sostenitori di Matteo Renzi, che evidenziano presunte anomalie in alcuni seggi del Cosentino. «L’Area Renzi Calabria denuncia che nei Comuni della Provincia di Cosenza di Bianchi e di Marzi, così come nei seggi di Rogliano 2 e 3, a due ore dall’inizio previsto delle primarie del Partito democratico, non si è ancora presentato nessuno per allestire il seggio e consentire le regolari operazioni di voto».
Secondo i seguaci del rottamatore si tratta di «un fatto gravissimo che inficia la regolarità dello svolgimento delle primarie nella nostra provincia. Ci auguriamo che non si tratti di un maldestro tentativo di boicottaggio nei confronti di quel cambiamento nel Pd che oramai alle porte e che evidentemente non è gradito agli apparati».
Insomma, nemmeno nel giorno più atteso c`è pace in casa democrat. «Denunceremo – continuano i renziani calabresi – quello che sta accadendo agli organi di controllo e di garanzia del partito nazionale, stigmatizzando l’operato della segreteria provinciale che dovrà, pertanto, dare immediatamente le opportune spiegazioni su questa grave e inammissibile disfunzione organizzativa».
LE ACCUSE DEI CUPERLIANI
Ma anche i cuperliani hanno lamentele da esternare. Il Comitato che sostiene la candidatura dell`ex segretario della Fgci, in alcuni seggi del Cosentino segnala la presenza di vigilantes, che sarebbero stati assoldati «a pagamento» per svolgere il ruolo di «scrutatori o rappresentanti di lista per Matteo Renzi».
«Ci saremmo aspettati di tutto – continuano i rappresentanti del Comitato – ma non che a rappresentare Matteo Renzi nei seggi elettorali delle primarie nella provincia di Cosenza siano esponenti non iscritti al Partito democratico e assoldati tramite un`agenzia di vigilanza esterna al partito. Abbiamo contezza che in oltre 30 casi ci sono scrutatori e rappresentanti di lista che risultano essere vigilantes di una nota azienda cosentina».
«Evidentemente – è la considerazione finale – qualcuno ha dato mandato a tale azienda di rappresentarlo nei seggi dietro pagamento. Se dobbiamo cambiare attraverso i vigilantes e cancellando gli iscritti, il partito muore». (0040)