L`assalto "spuntato" dei Forconi
CATANZARO Assalto ai distributori di carburante in Calabria per il minacciato sciopero dei forconi, ma nessun blocco stradale. La polizia stradale, a quasi 12 ore dall`inizio della protesta, non segn…

CATANZARO Assalto ai distributori di carburante in Calabria per il minacciato sciopero dei forconi, ma nessun blocco stradale. La polizia stradale, a quasi 12 ore dall`inizio della protesta, non segnala alcun problema per la circolazione veicolare sia a Villa San Giovanni che allo svincolo Cosenza nord-Rende dell`autostrada Salerno Reggio Calabria, i due punti nevralgici inseriti nella mappa nazionale della mobilitazione. I soli disagi che si stanno verificando riguardano le colonnine di benzina e gasolio, quelle rimaste aperte dopo il picco di ieri, dove si registrano file chilometriche. A Cosenza nord, nessun tir fermo ma solo una decina di manifestanti che espongono cartelloni inneggianti all`iniziativa. Assolutamente deserto, invece, l`altro nodo di Villa San Giovanni, strategico per i collegamenti da e per la Sicilia. Da questa mattina, invece, i forconi sono presenti sulla statale 280 che collega Catanzaro e Lamezia Terme. I manifestanti hanno occupato una corsia sulla carreggiata con direzione autostarada e vengono controllati da alcune pattuglie della polizia. “Alcuni italiani non si arrendono”: questo lo striscione che, accanto a diversi tricolori, campeggia sul gazebo allestito ai margini della carreggiata. Oltre al segretario provinciale di Trasporto Unito Mario Pansini, è presente sul posto il responsabile regionale di CasaPound Calabria Mimmo Gianturco. «Il prosieguo della protesta – ha spiegato Gianturco – dipende dai cittadini che concretamente decideranno di dare man forte all’iniziativa, portata avanti in difesa della categoria degli autotrasportatori, vessati da eccessiva burocrazia e dalla crisi, ma anche a favore delle altre categorie produttive italiane, che gli ultimi due governi che si sono succeduti non hanno certo saputo spingere verso una crescita, come invece vogliono farci credere». (0090)