ANTIMAFIA A REGGIO | Secondo giorno al via (con imprevisto)
REGGIO CALABRIA Al via la seconda riunione della commissione antimafia in missione a Reggio. Il primo a essere ascoltato, questa mattina, è stato il prefetto della città dello Stretto, Vittorio Pisci…

REGGIO CALABRIA Al via la seconda riunione della commissione antimafia in missione a Reggio. Il primo a essere ascoltato, questa mattina, è stato il prefetto della città dello Stretto, Vittorio Piscitelli. Subito dopo, è toccato al questore Guido Longo, al colonnello dei carabinieri Lorenzo Falferi e al comandante della guardia di finanza Alessandro Barbera.
Nessuno di loro ha voluto rilasciare dichiarazioni al termine dell`audizione.
La Commissione ha anche ascoltato i commissari che guidano il Comune di Reggio dal 15 ottobre dello scorso anno. Al termine dell`incontro, il prefetto Gaetano Chiusolo ha dato un resoconto sommario del tema affrontato in Commissione e ha confermato l`intenzione della Triade di richiedere la proroga del commissariamento per altri sei mesi. «È necessaria – ha detto – per portare a termine il lavoro iniziale».
Nel corso della giornata, sono previste le audizioni del testimone di giustizia Tiberio Bentivoglio, dei rappresentanti di Confindustria e di quelli della Cooperativa Valle del Marro.
I MOVIMENTI ANTIMAFIA
Nel pomeriggio la Commissione ha ospitato i rappresentanti dell`associazionismo antimafia della provincia reggina. A esporre le difficoltà quotidiane di chi è impegnato in prima linea contro le mafie c`erano padre Giovanni Ladiana, esponente di “Reggio non tace”, Mimmo Nasone, referente di Libera Reggio, Mario Nasone, presidente di Agape, e don Pino Demasi, in rappresentanza della cooperativa Valle del Marro. Proprio quest`ultimo ha spiegato le ingerenze dei clan nella vita della Piana di Gioia Tauro. Durante l`audizione, Demasi ha chiesto «più presenza dello Stato e diritti, al lavoro e alla salute». «La Cooperativa – ha aggiunto – va avanti nella sua attività, malgrado la presenza asfissiante dei vari mammasantissima».
UN INNOCUO INCONVENIENTE
Trolley e valigie dei parlamentari in bella mostra. Il bus della polizia che ha trasportato i membri della Commissione antimafia davanti alla Prefettura di Reggio ha avuto un piccolo inconveniente. Subito dopo l`arrivo, il portellone del portabagagli si è staccato ed è caduto a terra, lasciando scoperti e visibili gli effetti personali di deputati e senatori. Il bus è stato parcheggiato accanto alla Prefettura, in attesa dei tecnici che riparassero il guasto. Gli agenti lo hanno sorvegliato a vista, di corvee a valigie e trolley. Dopo più di un`ora di attesa l`arrivo del cellulare della polizia, dove sono stati trasferiti i bagagli. (0070)