BRONZI A CASA | Scopelliti: «Sono il nostro petrolio»
«È un`emozione straordinaria, i Bronzi possono rappresentare il nostro petrolio: una grande ricchezza che non è stata sfruttata in maniera adeguata e oggi inizia una nuova stagione per una città, com…

«È un`emozione straordinaria, i Bronzi possono rappresentare il nostro petrolio: una grande ricchezza che non è stata sfruttata in maniera adeguata e oggi inizia una nuova stagione per una città, come Reggio Calabria, che è stata a lungo mortificata, offesa e umiliata da scelte assurde dei governi nazionali». A dirlo Giuseppe Scopelliti, presidente della Regione Calabria, a proposito del ritorno dei Bronzi di Riace, dopo quattro anni di assenza, al Museo archeologico nazionale. Il governatore ha anche puntato il dito sul passato, specificando come l`amministrazione che presiede ha investito 3 milioni di euro di fondi comunitari per il ritorno dei Bronzi: «A mio giudizio – ha continuato, a margine della conferenza stampa di Milano dove ha presentato una mostra fotografica della Regione – c`è stata una grande carenza in chi doveva fare da regia: non solo il governo nazionale che non ha messo una risorsa, e spero lo inizi a fare ora, ma anche in chi doveva governare la regione, prima di noi, ed è stato estremamente lontano da questo evento».
Sembra da escludere la possibilità che le due statue giungano a Milano per l`Expo. «Molti – ha detto Scopelliti – hanno richiesto la presenza dei Bronzi di Riace a Expo, ma come ha anche detto il ministro Bray, in questo momento non ci sono le condizioni per immaginare un loro trasferimento». Nel giorno in cui le due opere simbolo della sua Regione tornano in piedi, dopo un restauro di quattro anni, Scopelliti tiene a precisare che: «Noi saremo presenti all`Esposizione universale con i nostri spazi, ma questi due sconosciuti vanno riabilitati sul loro territorio». Quello che è necessario, secondo il governatore, è che a Expo 2015 ogni regione riesca a mettersi in mostra con le proprie eccellenze: «Ogni regione ha una sensibilità diversa, con aspirazioni e ambizioni diverse. Se si fa un piano di comunicazione unico si rischia di sacrificare una parte del Paese. Il sud è stato a lungo sconosciuto e Expo può essere una grande ricchezza in questo senso». (0080)