ANTIMAFIA A REGGIO | La risposta della Commissione a Scopelliti
Da una parte l`accusa, neanche tanto velata e di certo non nuova, di strumentalizzare e mettere in luce solo le negatività della Calabria, dall`altra una risposta prettamente istituzionale, che si co…

Da una parte l`accusa, neanche tanto velata e di certo non nuova, di strumentalizzare e mettere in luce solo le negatività della Calabria, dall`altra una risposta prettamente istituzionale, che si conclude con l`annuncio di una convocazione a breve. «Per parlare di `ndrangheta bisognerebbe guardare al Nord», aveva detto Peppe Scopelliti riferendosi alle audizioni della Commissione parlamentare antimafia tenutesi a Reggio Calabria. E l’Ufficio di presidenza dell`organo bicamerale, dopo la dura presa di posizione di Rosy Bindi, non tarda a rispondere in via ufficiale al governatore: «In base alla Costituzione e alla legge istitutiva, la Commissione – si legge in una nota – procede alle indagini e agli esami nel modo che ritiene più opportuno a svolgere i propri compiti di inchiesta sul fenomeno delle mafie. È libera di ascoltare qualunque soggetto, istituzionali e non, che ritenga utile alle proprie attività e a questo fine, evidentemente, non costituisce un impedimento alle audizioni la posizione giudiziaria di chi si intende ascoltare». Nelle sedute di lunedì e martedì, rileva ancora l`Ufficio di presidenza della Commissione, sono stati convocati e ascoltati solo soggetti istituzionali, sia nazionali che locali, secondo un programma consueto in queste occasioni di lavori della Commissione fuori sede. «Le sedute della Commissione – si legge ancora nella nota – sono pubbliche e ne viene redatto un resoconto stampato a disposizione di tutti. Anche a Reggio Calabria i lavori si sono svolti nella massima trasparenza e chiunque potrà prendere visione delle audizioni che non sono state secretate, salvo per alcuni passaggi su richiesta dei magistrati e relativi a indagini in corso». La Commissione, dunque, «convocherà prossimamente il Presidente della Regione Calabria che potrà riferire in forma pubblica su tutto ciò che riterrà utile».