Presila a rischio isolamento dopo l`alluvione
Un tavolo allargato ai rappresentanti della provincia di Catanzaro e della Regione sarà convocato in Prefettura entro le prime settimane del mese di gennaio per discutere della situazione venutasi a…

Un tavolo allargato ai rappresentanti della provincia di Catanzaro e della Regione sarà convocato in Prefettura entro le prime settimane del mese di gennaio per discutere della situazione venutasi a creare nella zona della Presila in seguito al nubifragio del 18 e 19 novembre che ha distrutto la strada provinciale Arsanise-Catanzaro. È quanto emerso al termine dell`incontro che i sindaci Giovanni Piccoli (Albi), Pietro Raimondo (Zagarise), Antonio Lostumbo (Magisano), Eugenio Canino (Taverna), il vicesindaco di Sorbo San Basile, Marcello Aldo Infelise, l`assessore di Pentone, Sergio Rocca, e il commissario del Comune di Sellia, Luisa Rotundo hanno avuto con il prefetto, Raffaele Cannizzaro. «Nel corso dell`incontro – è scritto in una nota – dopo averne evidenziato la problematicità, i sindaci hanno richiesto con forza la necessità di trovare, innanzitutto e per quanto possibile, una soluzione tecnica e un intervento che consenta un immediato ripristino della viabilità, oltre a reclamare la messa in sicurezza della provinciale 25. Il sindaco di Zagarise, Pietro Raimondo, insieme a quello di Taverna, Eugenio Canino, alla presenza del Prefetto e degli altri colleghi sindaci, si sono impegnati a presentare una o più alternative tecniche praticabili. Contestualmente, i due sindaci hanno anche dichiarato di mettere gratuitamente a disposizione dei propri tecnici di fiducia che, nell`occasione, proporranno e spiegheranno la fattibilità degli interventi risolutivi. Gli stessi, inoltre, hanno dichiarato che saranno prese in seria considerazione tutte le proposte tecniche che verranno sottoposte loro da gruppi di interesse, cittadini e comitati pro-riapertura della provinciale 25, cui gli amministratori locali hanno rivolto un particolare ringraziamento per il contributo offerto in questa battaglia comune, affrontata con la massima attenzione dagli stessi primi cittadini».