Le anomalie finanziarie su piazza Bilotti
COSENZA Katya Gentile sarà anche stata estromessa dalla giunta comunale di Cosenza, ma non ha intenzione di abbandonare il settore dei lavori pubblici. E dunque polemizza con il sindaco, Mario Occhiu…

COSENZA Katya Gentile sarà anche stata estromessa dalla giunta comunale di Cosenza, ma non ha intenzione di abbandonare il settore dei lavori pubblici. E dunque polemizza con il sindaco, Mario Occhiuto, proprio sulla madre di tutte le opere: quella piazza Bilotti che, dopo i dubbi sulle perizie geologiche e l`avvio dei lavori, trascina con sé altre perplessità. Questa volta tocca ai soldi. L`ex vicesindaco sviluppa il suo ragionamento attorno «alle spese liquidate e anticipate dal Comune (1,3 milioni circa) con la determina numero 2704 del 25 novembre 2013 alla ditta aggiudicataria dei lavori di piazza Bilotti». Una cifra che, scrive l`ex numero due della giunta comunale, «non poteva essere liquidata, stante l`affermazione nel corpo della stessa determina in cui si dice: “Il progetto esecutivo risulta essere in corso di validazione” (la determina di approvazione della validazione porta infatti la data del 16 dicembre scorso) e che la Regione Calabria non potrà rimborsare trattandosi, per la gran parte, di opere definite aggiuntive e a carico della ditta, non comprese nelle spese ammissibili regolamentate rigidamente dalla normativa comunitaria». In sostanza, il Comune avrebbe deciso di pagare proprio per le spese che non rientrano tra quelle previste.
Il nodo è proprio questo. Secondo Katya Gentile quella cifra anticipata non tornerà nelle casse (già semivuote) di Palazzo dei Bruzi. «Il bando di gara voluto dal sindaco – spiega l`ex assessore ai Lavori pubblici – prevedeva, infatti, un appalto integrato con l`inserimento di opere aggiuntive (per un valore di 4,7 milioni di euro a carico della ditta aggiudicataria) quali i lavori di riqualificazione, che comprendono il rifacimento dei marciapiedi di via Alimena, via Simonetta, corso Fera e così via. Stando così le cose, diciamocelo chiaramente sin da ora, di questo milione e trecentomila euro anticipato, il Comune di Cosenza potrà forse recuperare solo una minima parte, e non perché, come lui vorrebbe indurre a pensare, tutti cospirino contro il povero Occhiuto, ma perchè, sebbene difficilmente vengano considerate, esistono delle procedure e delle norme, che ancora una volta sono state superate, eluse o violate».
«A questo punto – continua la Gentile – il sindaco deve spiegarci come devono essere impiegati i 4.700.000 di euro previsti che deve cofinanziare la ditta aggiudicataria dei lavori». Non è tutto: per l`ex vice di Occhiuto c`è un`altra anomalia. L`amministrazione comunale, infatti, avrebbe pagato questi lavori «con fatture emesse a settembre, quando ci sono lavori terminati l`anno scorso che ancora aspettano di essere pagati». La risposta: «Evidentemente al Comune di Cosenza anche l`ordine cronologico puó non essere rispettato. Il tutto, come se fosse un regno autonomo, soggetto a una qualche sconosciuta legislazione». Tanto per chiarire che lo scontro che ha portato al “divorzio” tra il sindaco e il suo vice non è per niente concluso. (0020)