“L`ipotesi che il trasferimento del prefetto Vittorio Piscitelli sia da attribuire a un atto politico dal valore punitivo è inquietante. Non vogliamo crederlo, perché se così fosse sarebbe la fine dello Stato di diritto”. Il presidente di Confindustria Reggio Calabria Andrea Cuzzocrea interviene sulle recenti polemiche seguite al cambio al vertice dell`Ufficio territoriale del governo.
Per il massimo rappresentante dell`associazione degli Industriali, “in Italia fino a prova del contrario abbiamo il dovere di credere nelle istituzioni. I tentativi di delegittimare la struttura dello Stato vanno bloccati sul nascere perché mettono a rischio la tenuta stessa del sistema Paese in un momento difficilissimo per l`economia e per la società italiana. Ma, di certo, il frettoloso richiamo a Roma di Piscitelli sorprende perché avvenuto all`improvviso, proprio in un territorio che – alla luce dello scioglimento del Consiglio comunale – richiederebbe invece una piena continuità amministrativa, specie in un ente fondamentale come la Prefettura. È tutto molto strano così come è strano che, da quando Reggio è priva di un`amministrazione comunale, siano cambiati i due terzi della Commissione straordinaria e ora, dopo un lasso di tempo così breve, vada via anche il funzionario dello Stato `colpevole` di aver firmato l`atto che ha posto fine a una travagliata esperienza di governo della città”.
Cuzzocrea evidenzia come il prefetto Piscitelli “abbia svolto a Reggio un eccellente lavoro, apprezzato da tutti per il rigore, l`equilibrio, l`alto senso delle istituzioni e soprattutto l`amore verso la città e la provincia. Per lui è stata un`esperienza faticosa e difficile, caratterizzata da molteplici vertenze e crisi aziendali, ma che ha esaltato le qualità di un uomo dello Stato capace di porre sempre al centro della sua azione l`interesse superiore della comunità reggina. Abbiamo anche avuto modo di sottoporgli, come peraltro abbiamo fatto con la commissione parlamentare Antimafia, il tema delle informative interdittive e abbiamo sempre trovato da parte sua un interlocutore istituzionale attento e disponibile all`ascolto. La decisione relativa allo scioglimento del Consiglio comunale di Reggio Calabria è stata sofferta e attentamente ponderata. Era un atto inevitabile per avviare la bonifica di un ente che, come successivamente confermato dal Tar del Lazio e dal Tribunale di Reggio Calabria, era pesantemente condizionato dalla criminalità organizzata. In questo senso, riteniamo inaccettabile la doppia morale di quanti attribuiscono valore alle decisioni degli Interni in base al nome di chi sia al vertice del dicastero. Se non è una decisione politica il trasferimento del prefetto Piscitelli, non fu una decisione politica lo scioglimento di Palazzo San Giorgio. I partiti, purtroppo, non sembrano capire tutto questo e assumono posizioni pubbliche che fanno sorridere, visto che arrivano a sostenere l`esatto contrario di quanto affermavano appena 12 mesi fa quando si trattava di attaccare il ministro Cancellieri. Ma queste schermaglie dialettiche – prosegue il presidente di Confindustria – servono solo a chi ha come unico obiettivo quello di parlare al novero dei suoi clientes, mistificando la realtà e, quel che è più grave, disorientando l`opinione pubblica. La credibilità delle istituzioni è una cosa seria e importante. Senza fiducia nello Stato non può esserci ripresa – conclude Andrea Cuzzocrea – . Ma lo Stato non è un`entità astratta o un Leviatano. È una struttura composta da uomini. E fino a quando gli uomini che lo rappresentano sono persone perbene e di specchiata moralità come Vittorio Piscitelli, potremo continuare a nutrire la speranza di dialogo costruttivo e di un futuro meno fosco per le nostre aziende e per il nostro territorio. Auguriamo al neoprefetto reggino Sammartino di operare nel solco legalitario e rigoroso in cui si è sviluppata l`azione del suo predecessore”. (0070)
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