La promessa di Katya Gentile: «Manderemo a casa Occhiuto»
COSENZA La firma era di Massimo Lo Gullo, ma i contenuti appartenevano al sindaco Mario Occhiuto. Troppi «tecnicismi», che l`assessore non avrebbe mai potuto utilizzare, perché «è da troppo poco temp…

COSENZA La firma era di Massimo Lo Gullo, ma i contenuti appartenevano al sindaco Mario Occhiuto. Troppi «tecnicismi», che l`assessore non avrebbe mai potuto utilizzare, perché «è da troppo poco tempo nel suo ruolo per poter conoscere cosi bene il progetto di piazza Bilotti». Secondo l`ex vicesindaco, Katya Gentile, è proprio Occhiuto ad aver “armato” la mano del gentiliano Lo Gullo, «servendo alla stampa una ghiotta occasione da locandina, nello scadente tentativo di far passare, agli occhi della città, “i Gentile”, gli uni contro gli altri armati».
Gli schieramenti sono in campo e la Gentile non ha nessuna intenzione di mollare: «Quello che ho denunciato, da libera cittadina che ama la propria città, che, purtroppo per lui, è riuscita ad acquisire, nei due anni di assessorato, qualche competenza nel settore “Lavori Pubblici”, è contenuto negli atti. Nello stuolo di incaricati, consulenti e dirigenti, magari lo stesso segretario generale, perché qualcuno non va a rileggere con un po` di attenzione gli atti e le norme di riferimento, anziché lasciare che il sindaco continui pubblicamente a dire fandonie, nella speranza di nascondere la polvere sotto il tappeto?».
L`ex numero due della giunta insiste sul punto: «Il settore lavori pubblici, sin dal nostro insediamento, ha sempre approvato il progetto esecutivo dopo l`esito della validazione della progettazione stessa. Quindi se si ritiene che l`appalto sia unico, come il contratto, a maggior ragione i lavori dei vari corso Fera , via Simonetta, via Alimena e così via, non potevano essere né autorizzati, né liquidati con un`anticipazione di circa 1.300.000 euro, come è stato fatto con la determinazione dirigenziale numero 2704 del 25 novembre 2013 perché, a quella data, ribadisco, non era stato ancora approvato il progetto esecutivo. Infatti la validazione è arrivata il 16 dicembre scorso». C`è un`altra questione: «Se il contratto è unico, come mai ci sono ditte diverse nei vari cantieri limitrofi a piazza Bilotti?». Katya Gentile aspetta che il sindaco la «smentisca con gli atti alla mano, non con dichiarazioni estorte sotto minaccia. Io firmo quello che scrivo, da cittadina che sente sua questa città e non consentirà mai a nessuno di sfregiarla dissennatamente, passando, come sta facendo, sul cadavere di chi gli ha dato fiducia. Il sindaco è avvisato, cambi atteggiamento e non cerchi pretesti. In tutto questo Lo Gullo non c`entra e non si tocca, è stato tra i primi eletti a Cosenza, piuttosto sarà lui stavolta ad andare a casa. E questa non è una minaccia, è una promessa». (0020)