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Meduri incoronato "peones ad honorem"

Per Repubblica non ci sono dubbi: è Gigi Meduri il “peones ad honerem” del nostro Parlamento. Da otto anni è fuori dal Parlamento e da cinque dal governo, eppure non c’è giorno in cui l’ex sottosegre…

Pubblicato il: 28/12/2013 – 19:36
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Meduri incoronato "peones ad honorem"

Per Repubblica non ci sono dubbi: è Gigi Meduri il “peones ad honerem” del nostro Parlamento. Da otto anni è fuori dal Parlamento e da cinque dal governo, eppure non c’è giorno in cui l’ex sottosegretario calabrese non manchi di timbrare il cartellino a Montecitorio. Alla domanda di Concetto Vecchio sul perché sia sempre presente in Transatlantico, Meduri risponde così: «Vado per osservare la mutazione antropologica degli attuali onorevoli. In che senso? In Parlamento arriva gente preparata ma che di rapporti con il territorio ne ha veramente pochi». Meduri «rileva» che il prestigio sociale dei deputati e dei senatori si sia molto ridotto: «Questo perché, esclusa una minoranza che pure esiste, basta un tratto di penna e un colloquio con la persona giusta per arrivare a fare il parlamentare». L’ex presidente della giunta regionale calabrese, comunque, non si dà per vinto e spera in un cambio della legge elettorale: «Nella prossima legislatura forse si troveranno dei peones più risoluti perché se verranno eletti grazie a una legge elettorale che lascia all’elettore la possibilità di scegliere chi delegare, i parlamentari saranno più forti nel potere rivendicare posizioni». (0030)

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