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Palazzo in fiamme a Cosenza, c`è una vittima

COSENZA Il fuoco deve essere stato rapidissimo nell’avvolgere i pochi metri quadri adibiti a laboratorio. Le travi e il pavimento di legno della vecchia abitazione, quasi un abbaino sulla sommità di…

Pubblicato il: 02/01/2014 – 15:28
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Palazzo in fiamme a Cosenza, c`è una vittima

COSENZA Il fuoco deve essere stato rapidissimo nell’avvolgere i pochi metri quadri adibiti a laboratorio. Le travi e il pavimento di legno della vecchia abitazione, quasi un abbaino sulla sommità di un vecchio tetto, la molta carta conservata e i tessuti che servivano per il lavoro di sarto hanno reso tutto drammaticamente più facile per le fiamme e non gli hanno lasciato scampo. Vincenzo Tavella, 75 anni, all’ultimo piano di quel vicolo alle porte del centro storico ci lavorava e i racconti dei vicini dicono che ci passasse molto tempo. Quando le fiamme hanno cominciato ad avvolgere ogni cosa, probabilmente partite dal braciere che la vittima usava per scaldare il piccolo ambiente, Tavella si è affacciato chiedendo aiuto. In un disperato tentativo di prestargli soccorso qualcuno di sotto lo implorava di saltare, di tentare in qualche modo di sottrarsi alle fiamme. Un coraggio che gli è mancato e che lo ha condannato. Quando i vigili hanno finalmente avuto la meglio sulle fiamme e ancora il tetto lasciava andare un fumo bianco che si vedeva da lontano, si è avuta la certezza che per il povero sarto non ci fosse stato scampo. Il corpo semicarbonizzato non è stato immediatamente recuperato, infatti i vigili hanno dovuto prima verificare con attenzione che il luogo fosse praticabile senza altri pericoli. Intanto per strada si era radunata una discreta folla, per lo più vicini di casa dello sventurato, che nel quartiere era ben conosciuto. Altre persone che abitano negli appartamenti attigui a quello interessato dal rogo sono state soccorse dai vigili del fuoco e tutti i residenti degli stabili del quartiere Rivocati, proprio ai piedi del centro storico e a poche decine di metri dal Comune, hanno vissuto momenti di panico. Per le caratteristiche urbanistiche della zona, infatti, gli stabili sono praticamente attaccati gli uni agli altri senza soluzione di continuità.
Quasi subito è giunto anche il sindaco, Mario Occhiuto, arrivato per rendersi conto di persona dell’accaduto. Seduta su una sedia con il suo piccolo cane vicino una anziana signora racconta la terribile vicenda, lei che abita lì vicino e ha visto per prima il fumo e poi le fiamme alzarsi rapide dalle finestre e poi dal tetto del laboratorio. Aiutata da alcuni giovani è uscita di casa e assieme agli altri ha incitato Vincenzo Tavella a tentare una fuga. Ma era già evidentemente troppo tardi. (0020)

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