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"Penne omaggio", «Grillo si accusa da solo»

LAMEZIA TERME La querelle sulle penne regalate dalla Lista Scopelliti presidente non si placa. Dopo la replica, alquanto piccata, del consigliere regionale Alfonso Grillo, oggi arriva la controrispos…

Pubblicato il: 07/01/2014 – 16:20
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"Penne omaggio", «Grillo si accusa da solo»

LAMEZIA TERME La querelle sulle penne regalate dalla Lista Scopelliti presidente non si placa. Dopo la replica, alquanto piccata, del consigliere regionale Alfonso Grillo, oggi arriva la controrisposta di Franco Bevilacqua, presidente della Costituente regionale di Fratelli d`Italia. «Excusatio non petita, accusatio manifesta – attacca Bevilacqua –. Se poi a questo si aggiunge che per la fretta di “difendersi” il consigliere Grillo, non solo abbia coinvolto un legale, peraltro suo “capostruttura”, ma sembra addirittura non aver neanche letto la nota, le cose appaiono ancora più imbarazzanti, soprattutto per lui. Costernato infatti del rammarico espresso, forse in maniera troppo personale però, dal capogruppo in Consiglio della Lista Scopelliti presidente, mi vedo costretto a informarlo che non sono io il “mandante”, del comunicato stampa, bensì una Costituente cittadina del movimento politico che presiedo esclusivamente a livello regionale. Aggiungo inoltre che, lontano da un certo stile propagandistico, non sono abituato a pretendere articolata rendicontazione dei pensieri degli attivisti né intendo manovrare azioni e scritti a mio piacimento».
Poi Bevilacqua usa il sarcasmo: «Mi sembra, per di più, non solo di non aver letto il nome del suddetto consigliere sulla nota, ma di non essere riuscito, mio malgrado, a trovare il punto esatto in cui gli si chiede con quali fondi abbia acquistato i raffinati omaggi. Quello che infatti sfugge a Grillo è che non solo, nella nota, si è lasciato intendere a un acquisto che avesse escluso a priori fondi pubblici, ma che l’appunto si basava sulla totale decontestualizzazione dell’omaggio in tempi verosimilmente bui, come lui stesso li ha magistralmente definiti in una nota di qualche giorno addietro. Mi dico quindi certo che l’istintiva, e poco onorevole aggiungerei, risposta del consigliere sia stata condita al vetriolo solo per una disattenzione nel leggere, la stessa avuta nell’ordinare la penna, se infatti il capogruppo avesse fatto inserire il suo nome, magari sul retro, non solo si sarebbe saputo con esattezza chi ringraziare, ma probabilmente si sarebbe raggiunto con maggiore incisività lo scopo».
«Per quanto riguarderebbe la mia presunta défaillance – continua il presidente della Costituente –, ricordo al consigliere che proprio grazie all’esperienza acquisita nel tempo ho imparato a evitare accuratamente le cadute di stile come, ad esempio, l’abbassarmi a personalismi di cattivo gusto. La politica, per me, è un’altra storia, fatta di doveri verso gli elettori e non di regali come il capogruppo della lista Scopelliti Presidente ha voluto sottolineare. Altri tempi, certo, altri uomini, poco abituati a pronunciare “sì” e troppo inclini alla dignità ed alla libertà di pensiero, la stessa che dalle “scene politiche” sul cui palcoscenico recita Grillo mi ha spinto a prendere le distanze».
«Comunque – conclude –, assolutamente lontano da qualsivoglia polemica, augurerei ad Alfonsino Grillo di completare il suo percorso nella politica di oggi, così benevola nei miei confronti al punto da perdonarmi azioni non commesse ed auspicherei per lui l’inizio di una carriera parlamentare che superi in decenni la mia, solo ventennale. Augurerei, appunto, ma il rispetto verso i miei conterranei e l’amore per la Calabria frenano i miei pensieri da gentiluomo d’altri tempi. Ad maiora consigliere Grillo». (0040)

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