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Nuova inchiesta su piazza Bilotti, l’ira di Occhiuto

COSENZA Il nucleo tributario della guardia di finanza indaga sull’iter dei lavori di piazza Bilotti. La conferma è arrivata in serata dagli uffici della Procura di Cosenza. E così la procedura per il…

Pubblicato il: 09/01/2014 – 22:03
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Nuova inchiesta su piazza Bilotti, l’ira di Occhiuto

COSENZA Il nucleo tributario della guardia di finanza indaga sull’iter dei lavori di piazza Bilotti. La conferma è arrivata in serata dagli uffici della Procura di Cosenza. E così la procedura per il più importante appalto pubblico del capoluogo bruzio conosce una nuova digressione giudiziaria, dopo la prima (archiviata) sulla perizia-fotocopia preliminare all’avvio dei lavori e dopo lo stop dovuto alla mancata concessione del nulla osta da parte del Genio civile (che ha portato a una denuncia su alcune presunte irregolarità firmata dai tecnici del dipartimento Lavori pubblici).
La nuova indagine, condotta dal procuratore capo Dario Granieri, nasce dalle ultime dichiarazioni di Katya Gentile, ex vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici di Cosenza, diventata – dopo il burrascono divorzio politico dal sindaco Mario Occhiuto – la più ardua oppositrice delle politiche del primo cittadino.

LE PAROLE DI KATYA GENTILE
La figlia dell’assessore regionale ai Lavori pubblici aveva espresso i propri dubbi in una lettera aperta che risale a qualche giorno fa: «Quando viene fuori che nella commissione di alta vigilanza, nominata per piazza Bilotti c’è un tale ingegnere Alessandro Coletta, noto alla Procura di Firenze e non solo, agli arresti domiciliari a settembre insieme ad altre cinque persone, tra cui la Lorenzetti, ex presidente della Regione Umbria ed ex presidente di Italferr, accusato di reati contro la pubblica amministrazione, la cosa diventa più allarmante. Infatti secondo la ricostruzione della Procura, Coletta è accusato di aver procurato insieme a Lorenzetti “un ingiusto vantaggio patrimoniale al general contractor della Tav fiorentina, attraverso la sollevazione di riserve contrattuali in violazione della normativa vigente, con l’obiettivo di far lievitare i costi a vantaggio della parte contraente, concordemente con la stessa Italferr…” per come riportato nell’interrogazione del consigliere Stufara della Regione Umbria, per un’altra vicenda. Mi ritengo garantista fino alla fine, ma ricordo, sempre prima a me stessa, che potrebbe esistere il rischio di un copione importato e quindi della reiterazione dei reati».

OCCHIUTO E LE «MAFIE POLITICHE»
Una dichiarazione molto dura, alla quale Occhiuto ha replicato a sua volta duramente. La risposta del sindaco è arrivata in una discussione sulla pagina Facebook di Sergio Nucci, un consigliere comunale di Cosenza che criticava l’atteggiamento del primo cittadino rispetto alle sue interrogazioni proprio su piazza Bilotti. In quella sede, Occhiuto ha spiegato che le inchieste sono benvenute, «considerato che abbiamo la coscienza a posto. Ora però mi sono stancato – ha aggiunto – perché qui combattiamo contro la mafia, contro le mafie politiche infiltrate nelle istituzioni con rappresentanti che dovrebbero essere democraticamente e liberamente eletti, contro i prepotenti e gli arroganti che sempre grazie alla politica hanno esercitato prevaricazioni sui più deboli per perseguire i loro personali interessi, contro un sistema di potere consolidato che ha purtroppo ramificazioni e collusioni anche nell’informazione». Un attacco durissimo, nel quale preannuncia la presentazione di una denuncia «nella quale si farà riferimento alle pressioni esercitate sugli organi preposti al rilascio delle autorizzazioni e sulle prevaricazioni e le prepotenze consumate con atti per favorire propri congiunti o amici e clientele con assegnazioni abusive e illegittime. Sarà incredibile se qualcuno, politico o altri, non si interesserà di queste questioni come fino ad ora è avvenuto».
La guerra di piazza Bilotti è appena cominciata. Si combatte nel centrodestra, senza esclusione di colpi. (0090)

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