Ex Marlane, Nesci: esempio della marginalità della Calabria
PRAIA A MARE «La storia della Marlane di Praia a Mare dimostra l’assoluta marginalità della Calabria, il silenzio generale su un possibile, impressionante genocidio e la rinuncia della politica, fata…

PRAIA A MARE «La storia della Marlane di Praia a Mare dimostra l’assoluta marginalità della Calabria, il silenzio generale su un possibile, impressionante genocidio e la rinuncia della politica, fatale, alla difesa dei più deboli». È quanto sostiene, in una nota, la deputata M5S Dalila Nesci, calabrese, che con i colleghi di gruppo parlamentare Stefano Vignaroli, primo firmatario, e Paolo Parentela, di Catanzaro, ha presentato un’interrogazione parlamentare-dossier rivolta ai ministri dell’Ambiente, della Salute e della Giustizia, per la verità sulla produzione dell’ex fabbrica tessile del gruppo Marzotto che, secondo la magistratura, avrebbe provocato decine di morti e inquinamento chimico. «Con i colleghi Cinque Stelle – spiega la deputata – abbiamo riunito le risultanze delle inchieste giornalistiche e varie testimonianze del processo ai vertici della Marlane, chiedendo ai ministri interrogati quali elementi abbiano acquisito o ritengano di acquisire circa l’avvenuto interramento di rifiuti pericolosi». «Inoltre abbiamo domandato se il governo intenda promuovere una bonifica efficace dei luoghi interessati e se risultino approfondimenti tecnici, a tutela della salute dei cittadini, circa la costruzione di una struttura turistica, nei dintorni, di cui si sente molto parlare». La Nesci non è nuova a portare avanti queste battaglie. Nei giorni scorsi, infatti, assieme a Parentela, Nesci si è occupata di casi inquietanti di inquinamento, ad oggi impuniti come i rifiuti cancerogeni dell’ex area industriale di Crotone e le scorie tossiche rinvenute lungo il fiume Oliva nei pressi di Amantea. (0090)