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Cane avvelenato a Catanzaro, "Anima randagia": vile gesto

CATANZARO Cani avvelenati a Catanzaro. Lo rende noto l`associazione “Anima randagia” che condanna fermamente quanto accaduto. Ecco che cosa è accaduto. «In merito alle tante segnalazioni ricevute da…

Pubblicato il: 14/02/2014 – 19:43
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Cane avvelenato a Catanzaro, "Anima randagia": vile gesto

CATANZARO Cani avvelenati a Catanzaro. Lo rende noto l`associazione “Anima randagia” che condanna fermamente quanto accaduto. Ecco che cosa è accaduto. «In merito alle tante segnalazioni ricevute da parte di alcuni cittadini del quartiere S. Antonio di Catanzaro – racconta, in una nota, Francesca Console, presidente dell`associazione – che lamentavano la presenza di un “branco” di circa 7 cani di grossa taglia che stazionavano per lo più all`interno della rotonda di via G. Da Fiore, essendo stati definiti pericolosi dagli stessi cittadini lamentandone aggressioni, l’Asp di Catanzaro ha dato il via ad una lunga e serrata cattura all`intero “branco”. Si parla di “branco” proprio perché si crea in seguito alla continua proliferazione da parte delle stesse femmine che durante l`accoppiamento “richiamano” maschi dalle zone limitrofe per poi partorire ogni 6 mesi cucciolate che non fanno altro che incrementare il numero già esoso del “branco”». L’associazione “Anima randagia” testimonia «i numerosi tentativi di cattura da parte dei tecnici del servizio di accalappiamento che per giornate intere hanno stazionato nella zona per cercare di recuperare il “branco”. A questo punto qualcuno ha pensato bene di risolvere il problema “alla vecchia maniera”. Stamane gli addetti al servizio di accalappiamento si sono ritrovati davanti al cadavere di uno di quei cani: bava alla bocca e occhi serrati. Presunto avvelenamento. Avviate tutte le procedure del caso. Degli altri cani non vi è traccia». “Anima randagia” da sempre «cerca di sensibilizzare i cittadini di Catanzaro ad agire secondo coscienza, ma non si può ragionare con chi, di coscienza, non ne ha. Ricordiamo che uccidere un animale è un reato penale e avvelenarlo è un atto barbaro e vile. Ripudiamo questo vile gesto e restiamo disponibili a raccogliere qualsiasi testimonianza anche in forma anonima. A questo punto non ci resta che sperare che gli altri cani stiano bene altrove e non siano venuti in contatto con il veleno. Chiediamo, come da ordinanza ministeriale, al sindaco di Catanzaro di procedere immediatamente con la bonifica dell`intera area, per evitare soprattutto che altri animali e persone possano casualmente venire a contatto con residui di veleno». (0050)

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