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Ufo e alieni, un 2013 di "visioni"

LAMEZIA TERME Chi può arrogarsi il diritto di sindacare sulle percezioni altrui? E se qualcuno dice di aver visto gli Ufo, come fare a fargli cambiare idea? D`altronde, non è nemmeno possibile afferm…

Pubblicato il: 01/03/2014 – 13:09
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Ufo e alieni, un 2013 di "visioni"

LAMEZIA TERME Chi può arrogarsi il diritto di sindacare sulle percezioni altrui? E se qualcuno dice di aver visto gli Ufo, come fare a fargli cambiare idea? D`altronde, non è nemmeno possibile affermare scientificamente che gli alieni non esistono. Forse serve allora la sospensione del giudizio, senza tralasciare di prendere nota dei sette casi di avvistamenti di Ufo registrati dall`Aeronautica militare nel corso del 2013. E, nelle tappe di questo tour di viaggiatori extraterrestri non riconosciuti, non poteva certo mancare la Calabria. Una toccata e fuga, in realtà, avvenuta lo scorso 12 maggio a San Giorgio Albanese, in provincia di Cosenza.
Due uomini sono in auto, chiacchierano, quando a un certo punto vedono «un oggetto di forma romboidale di colore scuro, sospeso a circa 50 metri d`altezza». Scompare ai loro occhi quasi subito, dopo un volo che termina con uno schianto, che a sua volta provoca «un incendio di sterpaglie». C`è quindi un punto preciso dove andare a verificare la presenza dei nostri vicini interstellari. Ma, diradate le fiamme, degli Ufo non è rimasta traccia. Nemmeno una scatola nera, o due occhi grandi a specchio adagiati su una testa deforme e viscida. Niente di niente. Qualcuno ha pure avanzato altre ipotesi: tipo che quegli oggetti misteriosi altro non erano che lanterne cinesi fatte librare nell`aria da qualche combriccola di ragazzi che festeggiavano una qualche festa di compleanno in qualche ritrovo lì vicino. Ecco il perché dell`incendio, ecco il perché del nulla ritrovato quando il fuoco si è spento. Ma è uno dei tanti scenari possibili, di sicuro meno suggestivo degli sfortunati alieni morti per assecondare il desiderio di sorvolare San Giorgio Albanese. C`è chi non si rassegna né si rassegnerà mai. E l`Aeronautica registra, classifica, mette in fila. Senza dare spiegazioni (come potrebbe?).
Il primo episodio del 2013 si è invece verificato a Roma proprio all`inizio dell`anno, poco dopo la mezzanotte, quando un tenente medico della riserva del`Esercito vede dal terrazzo di casa una ventina di «aeromobili luminosi ellissoidali» che viaggiano a «varia altezza, rotta e velocità». Il 25 maggio un Ovni (Oggetto volante non identificato) viene visto, ma tu guarda le coincidenze, nel quartiere Apparizione di Genova: due luci «apparentemente della grandezza di quelle delle lampare», alle quali se ne aggiungono altre quattro, che davano «l`impressione – come racconta il testimone nella sua relazione – che stessero scrutando con attenzione e prudenza il mare». Attenzione e prudenza. Chiesa in Valmalenco (Sondrio) è però la località che finora ha riscontrato più consensi da parte della comunità aliena. Qui i “dischi volanti” non sono mai mancati anche in passato. «Era grosso, veloce. Era una cosa mai vista, non so se era una sfera o un disco. Emanava una luce arancione soffusa. Sembrava che fluttuasse come un palloncino al vento, ma procedeva con intelligenza propria. E poi è svanita con un bagliore rosso». Sono le parole di un ristoratore del posto con l`evidente vezzo della forma romanzata, l`unico testimone del ritorno degli Ufo in Valmalenco sotto forma di una specie di «palla da bowling». Certo, è piuttosto impaurito quando racconta la sua esperienza ai carabinieri. Ma tra i militari ne trova uno che c`è già passato e che capisce lo shock di una simile visione. È il comandante della stazione, protagonista egli stesso di un avvistamento di gruppo nell`agosto 2012. In quella occasione il sottufficiale ha visto l`oggetto misterioso quando era insieme ai due figli.
L`elenco continua: il 15 agosto un Ovni a forma di triangolo luminoso viene avvistato a Marino, vicino a Roma; il 31 agosto una flottiglia di oggetti volanti («forse 8») viene vista a Spino D`Adda (Cremona) da un giovane che si trovava sulla terrazza di casa; il 9 settembre, a Soncino, sempre nel Cremonese, un ingegnere scorge un «oggetto a delta» che «sembrava composto da più elementi in formazione precisa». È sempre un bene, essere precisi. (0040)

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