“Purgatorio”, Galati e Rodonò restano in carcere
Restano in carcere l`avvocato vibonese Antonio Galati e l`ex vicecapo della Squadra Mobile di Vibo , Emanuele Rodonò. Il Tribunale della libertà di Catanzaro ha confermato per entrambi la misura caut…

Restano in carcere l`avvocato vibonese Antonio Galati e l`ex vicecapo della Squadra Mobile di Vibo , Emanuele Rodonò. Il Tribunale della libertà di Catanzaro ha confermato per entrambi la misura cautelare disposta il 25 febbraio scorso dal gip distrettuale Abigail Mellace. Galati è accusato di associazione mafiosa, mentre Rodonò deve rispondere di concorso esterno in associazione mafiosa. Nell`udienza tenutasi ieri il penalista aveva respinto le accuse mosse nei suoi confronti. I suoi legali, gli avvocati Guido Contestabile e Sergio Rotundo, hanno depositato, a supporto delle dichiarazioni del cliente, una documentazione. Elementi che, però, non sembrano aver convinto i giudici del Riesame.
Ancora da discutere, invece, la posizione davanti al Tribunale della libertà di Maurizio Lento, ex capo della Squadra Mobile di Vibo, pure accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
Secondo le attività investigative della Direzione distrettuale antimafia, i due funzionari della polizia avevano rapporti con l`avvocato Galati, legale di alcuni degli esponenti di spicco della cosca Mancuso di Limbadi, al quale avrebbero fornito informazioni su indagini in corso.