Felsa Cisl: gravissima interpretazione del nuovo disciplinare Lsu/Lpu
Si starebbe applicando un’interpretazione «gravissima» del nuovo disciplinare Lsu/Lpu, un documento regolamentare che secondo la Felsa Cisl Calabria viene invece inteso «come un insieme di regole det…

Si starebbe applicando un’interpretazione «gravissima» del nuovo disciplinare Lsu/Lpu, un documento regolamentare che secondo la Felsa Cisl Calabria viene invece inteso «come un insieme di regole dettate solo dal buon senso, assolutamente non vincolanti per gli enti utilizzatori e privi di valore regolamentare già per la stessa Regione Calabria che pure lo ha approvato». A parlare è il segretario generale del sindacato, Carlo Barletta: «Correva l’anno 2011 allorquando esprimemmo soddisfazione per l’approvazione del nuovo disciplinare di utilizzo dei lavoratori Lsu/Lpu. Mai avremmo pensato di dover “ritornare” sui contenuti, sul senso e addirittura sul significato stesso del termine disciplinare. Rispetto a tutto ciò esprimiamo forte sdegno! Il nuovo disciplinare approvato dalla giunta regionale – afferma Barletta – che regola (al di là quindi del buon senso) il rapporto di utilizzazione tra lavoratori ed enti, che definisce peraltro il ruolo della Regione Calabria, contrattato e concertato con le organizzazioni sindacali, rappresenta, almeno in quest’ultima stesura, un notevole passo in avanti. In esso sono contenute dettami (dunque regole e precetti altro che esclusivo buon senso) volti ad evitare non solo difficoltà interpretative che per anni hanno penalizzato i precari Lsu/Lpu e che per questi motivi hanno determinato forti momenti di tensione sui luoghi di lavoro, ma anche abusi posti in essere da alcuni enti utilizzatori che pensavano di avere a loro disposizione personale privo di diritti e quindi ricattabile e utilizzabile a proprio piacimento».
La Felsa Cisl non è quindi disposta a consentire «che il frutto di anni di battaglie, amarezze e soprattutto abusi a discapito dei lavoratori Lsu/Lpu possano essere rimesse in discussione! Al governatore Scopelliti e all’assessore al Lavoro Salerno – si legge nella nota del sindacato – chiediamo di assumere una posizione precisa nel merito anche perché il frutto dei sacrifici e delle amarezze per anni subite dai lavoratori Lsu/Lpu non possono essere certamente condizionati ed influenzati da qualche improvvido “guastatore”».
Nel frattempo, assieme a Nidil Cgil e UilTemp@ della Calabria, è stata inviata una richiesta di incontro urgente volta a definire la reale valenza del documento regolamentare. «Su questa “partita” – conclude Barletta – non tollereremo rinvii o posizioni poco chiare e per questo non escludiamo momenti di mobilitazione a livello regionale».