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«Bruni è un pm scomodo, non lasciamolo da solo»

CROTONE «Sono solidale con il pm antimafia Pierpaolo Bruni, vittima di un preoccupante atto intimidatorio». Lo dice la deputata calabrese Dalila Nesci, del Movimento Cinque Stelle, che aggiunge: «La…

Pubblicato il: 19/03/2014 – 16:40
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«Bruni è un pm scomodo, non lasciamolo da solo»

CROTONE «Sono solidale con il pm antimafia Pierpaolo Bruni, vittima di un preoccupante atto intimidatorio». Lo dice la deputata calabrese Dalila Nesci, del Movimento Cinque Stelle, che aggiunge: «La `ndrangheta, sappiamo, ha codici linguistici molto precisi. Che nella notte sia stata aperta e spostata l’auto del padre del magistrato è un fatto che non deve essere sottovalutato in alcun modo. È fondamentale che nelle indagini siano considerati attentamente gli ambienti criminali ma anche quelli politici in cui può esserci odio verso il dottor Bruni, che nelle sue inchieste ha toccato poteri molto forti». «Il punto vero – prosegue la parlamentare Cinque Stelle – è che Bruni è un giudice molto scomodo, anche perché ha toccato la politica e le sue ramificazioni. Coraggioso e seriamente a rischio, Bruni non può essere lasciato da solo».
Nesci conclude: «Presenterò un’interrogazione parlamentare sulla vicenda intimidatoria. Il lavoro del dottor Bruni è prezioso per il futuro della Calabria e per la pulizia nelle istituzioni e nell’economia della regione. Il Movimento Cinque Stelle è vicino a chi, come il dottor Bruni, spende la propria vita per una società più onesta e per una giustizia che non sia mai l’utile del più forte».
Anche Angela Napoli, già membro e oggi collaboratrice della Commissione parlamentare antimafia, si schiera al fianco del pm: «Il pm Bruni è titolare di diverse inchieste che investono pezzi della `ndrangheta del crotonese, del vibonese e del cosentino con le loro collusioni. In particolare, tra le ultime inchieste condotte, credo vadano ricordate quelle che hanno l’obiettivo di verificare e di infrangere la commistione tra esponenti delle `ndrine e la pubblica amministrazione, come l’inchiesta “Terminator” nel territorio di Rende e quella relativa al lavoro della commissione d’accesso sull’Asp di Cosenza, rimbalzate alle cronache nell’ultimo periodo».
La vicepresidente della Regione Antonella Stasi ha rilasciato – tramite un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta – la seguente dichiarazione: «Giunga la mia totale solidarietà, personale ed istituzionale, al Pm Pierpaolo Bruni oggetto la scorsa notte di intimidazioni rivolte a turbare la sua serenità e quella della famiglia, un episodio molto grave che desta preoccupazione. Come è ben noto il dottor Bruni esercita la sua attività presso la Dda di Catanzaro e tante sono le inchieste legate alla ‘ndrangheta da lui seguite; un uomo dello Stato impegnato in prima linea che deve essere supportato a svolgere il suo lavoro in assoluta sicurezza e tranquillità. Condannando fermamente l’accaduto, sono certa che si farà piena luce sulla vicenda».

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