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Puccio (Pd): «Maldestro tentativo di cosmesi politica»

LAMEZIA TERME «Nella nomina della nuova giunta, il sindaco di Catanzaro, vorrebbe esprimere la volontà di andare oltre, in effetti la scelta, al di là delle persone, rischia di rappresentare un tenta…

Pubblicato il: 24/03/2014 – 17:48
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Puccio (Pd): «Maldestro tentativo di cosmesi politica»

LAMEZIA TERME «Nella nomina della nuova giunta, il sindaco di Catanzaro, vorrebbe esprimere la volontà di andare oltre, in effetti la scelta, al di là delle persone, rischia di rappresentare un tentativo maldestro di cosmesi politica rispetto ai gravi danni provocati all’immagine della città e della sua comunità. Dimostrando,così, di sottovalutare la gravità di quello che è accaduto ma ancor più grave è che i partiti che compongono la sua maggioranza non sono stati di meno. Non hanno neanche accennato ad un ragionamento politico che desse conto alla città della gravità dei comportamenti emersi nell’indagine della magistratura». È quanto afferma in una nota Giovanni Puccio, già coordinatore regionale del Pd. «Al di là della rilevanza penale di quello che emerge – prosegue Puccio – , è possibile ancora, reggere il copione banale del garantismo che non mette in discussione nulla senza affrontare il tema fondamentale del decadimento della politica nella città capoluogo? Scaricare sui “Cetto Laqualunque” l’onta è il segno che non si vuole affrontare il tema fondamentale della città, dell’intreccio col potere regionale. Un centro destra aggrovigliato ai vari livelli in un sistema che mortifica le speranze dei calabresi. Significa non capire e non voler capire che la frontiera democratica in Calabria presuppone un comportamento che dia concreta dimostrazione che le classi dirigenti calabresi intendono cambiare il verso del potere».
Secondo Puccio, «significa non capire e non voler capire che la frontiera democratica in Calabria presuppone un comportamento che dia concreta dimostrazione che le classi dirigenti calabresi intendono cambiare il verso del potere. La disaffezione alla politica nasce anche dai comportamenti delle rappresentanze istituzionali. Quando i diritti diventano favori, quando i rappresentanti del popolo selezionano i diritti sulla base della fedeltà clientelare, quando si influisce sulle gare e i concorsi con modi illeciti, quando il voto di scambio diventa sistema (un’indagine che parte dalle elezioni amministrative ultime non si è ancora conclusa), quando non si programma e si gestisce in una perenne emergenza negli schemi commissariali, si offrono spazi alle forze del malaffare. Si incentivano quei “comitati d’affari” di cui parlava, qualche mese fa, un autorevole esponente del centrodestra».
«È necessario, per Catanzaro – conclude Puccio – avviare una vera e propria operazione verità e affondare un po’ di più l’analisi per rifondare il sistema politico istituzionale. Ecco proprio di fronte a tale esigenza come ha chiesto il Pd con l’iniziativa conclusa dal segretario regionale, Magorno, sarebbe necessario un atto di coraggio evitando una lunga agonia istituzionale, restituendo lo scettro al popolo sovrano attraverso le dimissioni del sindaco. Il confronto è aperto e il Pd intende essere in prima linea per promuovere un radicale cambiamento della politica e del modo di governare in Calabria e a Catanzaro». (0030)

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