Cosenza, 13 ergastoli per la guerra di mafia
ROMA Tredici condanne definitive all’ergastolo. Per una catena di delitti consumati negli anni della guerra di mafia che la provincia di Cosenza. La Corte di Cassazione ha confermato le pene inflitte…

ROMA Tredici condanne definitive all’ergastolo. Per una catena di delitti consumati negli anni della guerra di mafia che la provincia di Cosenza. La Corte di Cassazione ha confermato le pene inflitte nel maggio del 2012 dalla Corte di assise di Catanzaro a conclusione di un processo monumentale che ricostruiva i retroscena di efferati crimini compiuti tra il 1978 e il 1991. Dovranno scontare il carcere a vita: Romeo Calvano, boss di San Lucido ed i cosentini Gianfranco Ruà, Franco Perna, (che si è vista confermare l`ergastolo perché ritenuto il mandante dell`omicidio di Sergio Cosmai, il direttore del carcere di Cosenza assassinato nel marzo 1985) Giancarlo Anselmo, Giuseppe Ruffolo, Giulio Castiglia, Silvio Chiodo, Edgardo Greco, Lorenzo Brescia, Gianfranco Bruni, Giovanni Abbruzzese, Domenico Cicero e Pasquale Pranno.
I giudici di legittimità hanno annullato senza rinvio per «intervenuta prescrizione» le condanne invece comminate a Fioravante Abbruzzese, Mario Baratta, Giuseppe Irillo, Francesco Pirola, Antonio De Rose, Claudio Gabriele, Pierluigi Berardi, Franco Pino, Francesco Tedesco. Rimangono in piedi molte altre pene tra cui quella riguardante l’imprenditore Pasquale Bruni (21 anni di carcere) per il quale il Pg aveva sollecitato alla suprema Corte l’annullamento del verdetto di colpevolezza perché fosse celebrato un nuovo dibattimento di appello. (0030)