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DIMISSIONI SCOPELLITI | L`Udc frena

LAMEZIA TERME No al gioco allo sfascio. L`Udc è preoccupata per la piega che sta prendendo la vicenda politica alla Regione. I centristi non fanno mistero di aver poco gradito l`annuncio di dimission…

Pubblicato il: 29/03/2014 – 17:39
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DIMISSIONI SCOPELLITI | L`Udc frena

LAMEZIA TERME No al gioco allo sfascio. L`Udc è preoccupata per la piega che sta prendendo la vicenda politica alla Regione. I centristi non fanno mistero di aver poco gradito l`annuncio di dimissioni di Scopelliti. Avrebbero preferito, gli esponenti dello Scudocrociato, una maggiore prudenza nell`affrontare questa situazione. Ora che la situazione è abbastanza compromessa non resta che correre ai ripari e cercare di salvare il salvabile. Per questo motivo i consiglieri regionali dell`Udc e il segretario Gino Trematerra chiedono un incontro aperto a tutte le forze politiche di maggioranza. «Occorre capire – spiegano in una nota – considerata la fase complessa che stiamo attraversando, in una logica di massima lealtà e condivisione dei percorsi che si deciderà d’ intraprendere, come s’ intende procedere per evitare possibili disorientamenti e ritardi nelle risposte urgenti  che i calabresi ai attendono da tutti noi. Al presidente Scopelliti – aggiungono – riconosciamo il pregio della chiarezza e della trasparenza,  nel rapporto con persone e forze politiche, che l’hanno  sempre contraddistinto. Perciò l’Udc gli esprime solidarietà, ma esprimiamo, contemporaneamente,  anche l’auspicio a proseguire nell’impegno politico, specie in questo momento particolare, per  portare avanti il progetto comune.  L’Udc, il cui rapporto con il  presidente della Regione è stato avviato  nel 2010 per  smuovere le incrostazioni calabresi e  per imboccare la strada dello sviluppo, ha sempre considerato il presidente Scopelliti una persona  rispettosa della legalità e dei diritti. Quanto accaduto con la sentenza del tribunale di Reggio lascia, pertanto, molto perplessi per l’asprezza della pena, ma, nel contempo, mette in luce la contraddittorietà di una legge che vorrebbe   precludere, dopo il primo grado di giudizio, l’agibilità politica di una persona che ha avuto l’espresso mandato dei calabresi a guidare la Regione».
«Si è in presenza – aggiungono gli esponenti dell’Udc – di una norma che contrasta con la Costituzione e che andrebbe rivista con immediatezza. Se l’articolo 27 della Costituzione sancisce la presunzione d’innocenza fino al giudizio definitivo, e se proprio questo principio è uno dei tasselli cruciali dell’impianto costituzionale, la legge Severino, per com’è congegnata, è assolutamente iniqua. L’Udc farà la propria parte per sensibilizzare le forze politiche nazionali su questo preciso aspetto. Ma è auspicabile che tutte le forze politiche si adoperino  per rendere possibile una riforma di questa  legge in ossequio alla Costituzione.  Qui è in gioco non solo il problema di una sola persona o di una sola parte politica – concludono – ma l’essenza stessa della politica e, se vogliamo, della democrazia. Rifiutarsi di capirlo è pura miopia politica ed un regalo ai vari populismi del nostro tempo». (0030)

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