«Una pagina storica per la sanità calabrese»
CATANZARO Era stato fra i più feroci oppositori al lavoro dei sub commissari inviati da Roma, ma adesso che la dieta imposta da Roma alla sanità calabrese comincia a dare i primi frutti, il president…

CATANZARO Era stato fra i più feroci oppositori al lavoro dei sub commissari inviati da Roma, ma adesso che la dieta imposta da Roma alla sanità calabrese comincia a dare i primi frutti, il presidente dimissionario Giuseppe Scopelliti non esita a esultare: «Abbiamo scritto una nuova pagina nella storia della sanità calabrese». E pensare che meno di sei mesi fa il generale Luciano Pezzi e Luigi D`Elia (ora sostituito da Andrea Urbani) si erano autosospesi proprio per l`incompatibilità con il governatore. Ora, però, il presidente accusa altri di «ostruzionismo. Si sarebbe potuto far prima se non fosse stato per le lobby della politica e i potentati mafiosi».
La conferenza stampa, allargata a una folta schiera di assessori e consiglieri regionali, è servita proprio ad annunciare, in attesa di ricevere il verbale ufficiale, l`esito della riunione del tavolo Massicci del 4 aprile scorso. Per la prima volta il disavanzo sanitario della Calabria è di appena 30,6 milioni di euro. Ciò vuol dire che dall`inizio del piano di rientro nel 2010 la regione ha ridotto la perdita annua di esercizio di 232,4 milioni di euro, pari a una riduzione percentuale di circa l`88%. Ma soprattutto c`è un avanzo di 43 milioni di euro che consentirà di eliminare le super aliquote fiscali per la sanità riducendo la pressione fiscale sui calabresi. Non solo, i risultati raggiunti potrebbero portare a breve allo sblocco del turn over per 380 unità.
Buone notizie anche per i Lea (Livelli essenziali di assistenza). La Calabria ha ottenuto 132 punti (era partita da 88) quindi fuori dalla cosiddetta “area critica”. E ancora ridotte le prestazioni ospedaliere inappropriate e si avvicinano agli standard nazionali anche i parti cesarei.
Un quadro insomma, che come ha commentato lo stesso Scopelliti, non sembra riferibile alla Calabria. «La politica – ha detto il presidente – sulla sanità ha sempre “annacato”, noi invece abbiamo fatto. Quel che è certo è che sono stati risparmiati 232 milioni di euro che in passato ogni anno andavano a finire nelle tasche di qualcuno o comunque in investimenti che non producevano nulla per i calabresi». Sul buco di quasi un miliardo e mezzo nella sanità regionale Scopelliti affonda il colpo: «Chi dice che è colpa nostra o del governo Chiaravalloti è un bandito. Il centrosinistra ha amplificato il disavanzo, eppure su quel buco non mi pare che ci siano indagini in corso». Il presidente rivolge un ringraziamento anche alla maggioranza di centrodestra che «ha capito che sui temi della sanità non si poteva giocare per avere qualche ritorno elettorale».
È toccato al generale Pezzi spiegare che il «clima è cambiato, ma il rigore deve ancora sorreggere la nostra azione. La strada non è breve, bisogna cambiare mentalità e far comprendere ai cittadini che i bilanci e i conti sono importanti per avere una sanità di qualità».
LA SANITA CHE VERRÀ
Dal tavolo Massicci è arrivato anche un sostanziale parere positivo al Programma operativo per il 2013-2015. Grazie al risanamento dei conti sarà possibile realizzare la nuova rete ospedaliera. Innanzitutto Trebisacce e Praia a Mare avranno un pronto soccorso, che però funzionerà solo nel periodo estivo. Gli ospedali di montagna (Serra San Bruno, San Giovanni in Fiore, Acri e Soveria Mannelli) potrebbero a breve vedere aumentate le strutture complesse al loro interno. Già dal gennaio 2015, ha annunciato Urbani, tutte le ambulanze saranno dotate di tecnologie di teletrasmissione dei dati, in questo modo il paziente verrà portato subito nella struttura più adatta a intervenire. Verrà implementata anche la convenzione per le cure pediatriche con il Bambin Gesù che avrebbe già ridotto dell`11% la migrazione sanitaria. Nel piano è prevista inoltre l`attivazione delle reti assistenziali per le patologie “tempo dipendenti” e la creazione della centrale operativa “116117”. Nella sanità del futuro ci sarà spazio anche per l`assistenza a disabili e anziani, le case della salute e la riorganizzazione delle cure primarie.
Ma a Roma si è parlato anche del futuro dell`ospedale Pugliese di Catanzaro. I tecnici del tavolo Massicci avrebbero già dato il loro primo assenso alla fusione tra Pugliese e azienda universitaria Mater Domini che consentirebbe una sensibile riduzione dei costi. Proprio alla azienda unica sembra legato il destino della Fondazione Campanella. La struttura commissariale ha presentato un progetto che vedrebbe il centro oncologico divenire una società in house della nuova struttura sanitaria. I tecnici del ministero hanno dato tre settimane di tempo ai funzionari calabresi per approfondire la fattibilità del progetto.
LA REPLICA DI LOIERO: INCONTINENZA DI SCOPELLITI
In serata è arrivata la replica dell`ex governatore Agazio Loiero alle considerazioni di Scopelliti sul buco della sanità: “Oramai, sull’incontinenza di Scopelliti credo che nessuno in Calabria possa darmi torto: del resto, che dalla condizione in cui si trova possa chiamare “banditi” gli altri, questo è proprio il prodotto della sua incontinenza”. (0020)