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Vent’anni di carcere per l’omicidio dei gemelli Grattà

I giudici della Corte d`assise d`appello di Catanzaro hanno confermato le condanne a 20 anni ciascuno per Alberto Sia e Patrik Vitale, entrambi di 28 anni, per il duplice omicidio dei fratelli gemell…

Pubblicato il: 08/04/2014 – 17:47
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Vent’anni di carcere per l’omicidio dei gemelli Grattà

I giudici della Corte d`assise d`appello di Catanzaro hanno confermato le condanne a 20 anni ciascuno per Alberto Sia e Patrik Vitale, entrambi di 28 anni, per il duplice omicidio dei fratelli gemelli Vito e Nicola Grattà, compiuto l`11 giugno del 2010 a Gagliato. La sentenza di primo grado era stata emessa il 14 marzo del 2012. Il duplice omicidio sarebbe maturato nell`ambito di quella che viene definita la faida dei boschi tra cosche della `ndrangheta.
I due imputati furono fermati dai carabinieri il 2 luglio del 2010 in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Dda di Catanzaro. Secondo l`accusa, il duplice omicidio dei fratelli Grattà era maturato nell`ambito della faida tra le cosche della `ndrangheta della fascia ionica tra le province di Catanzaro e Reggio Calabria e quella vicina di Vibo Valentia.
Una delle vittime della faida è stato il boss Vittorio Sia, padre di Alberto, ucciso in un agguato il 22 aprile del 2010. E proprio l`agguato mortale contro Vittorio Sia, per l`accusa, sarebbe stato all`origine dell`omicidio dei fratelli Grattà. Alberto Sia, insieme a Vitale, era accusato di avere rubato lo scooter utilizzato per l`agguato.

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