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Guerini, le primarie e la visione che manca

La manifestazione di Lamezia, organizzata dal Pd, alla quale hanno partecipato tanti militanti, amministratori e uomini e donne della Calabria che funziona, ha confermato – ove ce ne fosse ancora bis…

Pubblicato il: 09/04/2014 – 16:36
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Guerini, le primarie e la visione che manca

La manifestazione di Lamezia, organizzata dal Pd, alla quale hanno partecipato tanti militanti, amministratori e uomini e donne della Calabria che funziona, ha confermato – ove ce ne fosse ancora bisogno – che tocca al Pd indicare la via d`uscita bandendo cliché, archetipi e modelli sociali che hanno tenuto la Calabria nella palude. Tocca al Pd innovare, progettare vie d’uscita e nuovi scenari. Non serve più indicare criticità e problemi, è utile indicare soluzioni; non serve più argomentare sulle responsabilità altrui, è utile assumersi le proprie responsabilità; non serve più brandire la bandiera della lotta alla `ndrangheta, quanto, piuttosto, proporre strumenti che le sbarrino la strada (uno fra tutti i protocolli d`intesa contro le infiltrazioni mafiose per ogni finanziamento che la Regione eroghi ai Comuni); non serve più parlare di una sanità al collasso, quanto basterebbe assumere un semplice impegno: mai più le mani della politica volgare e rozza sulle nomine di direttori generali, primari e quant`altro sia utile a ridare slancio ad un settore vitale. Non è più tempo di analisi stanche e spesso stereotipate.
I calabresi hanno bisogno di conoscere cosa ci distinguerà dal centrodestra nel caso in cui ricevessimo l`onore e l`onore di amministrare la regione. La presenza di Lorenzo Guerini, numero due del Pd di Matteo Renzi, è stata tra le più interessanti fino ad oggi messe in campo dal segretario regionale. Guerini è abituato a governare, ad individuare soluzioni, a trasmettere entusiasmo con ragionamenti semplici ma incisivi. D`altra parte, la sua intensa esperienza di presidente di Provincia e di sindaco tra i più amati d`Italia trova le sue radici proprio nella visione nuova che urge alla Calabria. Il ragionamento di Guerini è stato asciutto, preciso, chiaro come solo un Sindaco sa fare: no alla lotta tra potentati, sì alle primarie come strumento ineludibile di confronto per accorciare l`abisso tra politica e cittadini. Guerini, che è un abile tessitore oltre che un ottimo amministratore, percepisce che in Calabria la debolezza che oggi affligge il centrodestra è diventato – con evidente paradosso – anche un problema del centrosinistra. Lo fa capire con stile, come solo gli abili mediatori sanno fare,  e con gentilezza, qualità che forse dovremmo ritrovare anche a queste latitudini. Lo fa invitandoci ad alzare gli occhi al di sopra dei nostri logoranti contrasti così come aveva fatto Renzi in occasione della sua visita a Scalea.
Nei frequenti incontri che intrattengo con il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, ho più volte rappresentato la necessità di fare presto convocando le primarie, unico rimedio al logoramento che percepisco in questa fase. Solo ricorrendo a tale strumento si passerebbe, finalmente, dalla tattica che pervade le propensioni personali, alla strategia che è capacità di trasmettere il senso di un progetto dal quale  prevalga netto il concetto che governare non è fare manutenzione dell`esistente, ma trapiantare su di esso i cambiamenti di cui tutti siamo più o meno consapevoli. Sarebbe il miglior modo per smettere le pantofole recuperando una virtuosa interlocuzione con i cittadini che aspettano di diventare protagonisti dei loro sogni e di un progetto lungimirante non viziato da faide interne. Abbiamo – tutti – la necessità di riconoscerci in una missione perseguendo un preciso ideale di Calabria che si traduca in in obiettivi chiari. Proclamare ideali senza fissare obiettivi misurabili e controllabili è solo chiacchiera. Ecco perché la presenza di Lorenzo Guerini è stata fondamentale: perché con semplicità e nettezza – come solo un bravo amministratore sa fare  – ha chiarito che la Calabria ha bisogno di visione e non di divisione.

*Sindaco di Cetraro

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