IN EDICOLA | L`eredità
Cosa resterà della versione 2.0 – quella applicata al governo della Regione – del “modello Reggio”? La legislatura, dopo la condanna a sei anni del governatore, si avvia verso la conclusione. E lasci…

Cosa resterà della versione 2.0 – quella applicata al governo della Regione – del “modello Reggio”? La legislatura, dopo la condanna a sei anni del governatore, si avvia verso la conclusione. E lascia dietro di sé molti annunci e pochi risultati concreti. Abbiamo provato a tirare le somme in alcuni campi definiti (dalla politica) strategici per il futuro della Calabria. E abbiamo scoperto che dappertutto, dalla sanità al turismo, passando per l`agricoltura e la cultura, il panorama è deprimente. Il Piano di rientro è stato applicato a intermittenza, ha reso più difficile – in alcune aree della regione quasi impossibile – curarsi e non è riuscito a incidere davvero sulle sacche di privilegio. La casta sanitaria – quella che mescola burocrazia, politica e interessi privati – è rimasta intatta. Il turismo resta una chimera. I collegamenti con i siti di pregio sono rari, le informazioni difficili da reperire. Si punta tutto sui Bronzi restituiti alla loro “casa”, ma il resto che fine ha fatto? È sepolto sotto ritardi ventennali ai quali si somma – nel caso di Sibari – una coltre di fango difficile da rimuovere, metafora degli effetti di una cattiva gestione sulla “Magna Graecia”, che in Calabria marchia tutto ma resta soltanto un brand buono per i convegni. Certo, ci sarebbero i fondi europei per uscire dal guado. Ma guardate a cosa sono serviti in agricoltura. Si è badato più a distribuire contributi a pioggia che a incidere realmente sullo sviluppo di un altro dei settori definiti trainanti. I problemi, intanto, restano tutti sul tappeto nonostante l`enorme massa di risorse stanziate. (0020)
La storia di copertina “L`eredità”, con i servizi di Roberto De Santo, Eugenio Furia, Gaetano Mazzuca e Pablo Petrasso, è sul numero 146 del Corriere della Calabria, in edicola fino al 17 aprile.