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Don Ciotti tra i ragazzi di Libera a Catanzaro

CATANZARO Don Luigi Ciotti ha incontrato Libera Catanzaro, nella sala mensa di una Chiesa del quartiere Mater Domini del capoluogo calabrese. Decine e decine le persone presenti, che hanno discusso c…

Pubblicato il: 04/05/2014 – 18:49
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Don Ciotti tra i ragazzi di Libera a Catanzaro

CATANZARO Don Luigi Ciotti ha incontrato Libera Catanzaro, nella sala mensa di una Chiesa del quartiere Mater Domini del capoluogo calabrese. Decine e decine le persone presenti, che hanno discusso con il fondatore di Libera per alcune ore di tutti i problemi e le emergenze legate all`attuale momento. Presenti i referenti regionali e provinciali, Mimmo Nasone e Donatella Monteverdi, don Ciotti ha invitato tutti ad un impegno quotidiano e serio sui temi della lotta alle mafie nel concreto delle varie realtà territoriali. Don Ciotti – reduce da Cosenza e Petilia Policastro – si è recato poi a Soverato per un altro incontro sui temi della legalità. “Quando viene calpestata la libertà e la dignità delle persone, la Chiesa e quindi tutti i cristiani ma non solo, siamo chiamati a una denuncia, vera, seria, coraggiosa. Dobbiamo fare bene il bene. E soprattutto, oggi più che mai, siamo chiamati ad imparare ad avere il coraggio di avere coraggio di sconfiggere una malattia mortale che è la rassegnazione, che è la delega”. Lo ha detto don  Ciotti parlando dei temi della legalità e della lotta alla criminalità organizzata, a margine di un incontro con i giovani della diocesi di Cassano allo Jonio dove il prossimo 21 giugno è attesa la visita del Papa. Don Ciotti è intervenuto all`iniziativa organizzata dal vescovo monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei. “Un cristiano – ha aggiunto don Ciotti – è fortemente chiamato a portare la sua testimonianza e la sua responsabilità civile. Ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte. La speranza oggi è affidata a ciascuno di noi. Noi chiediamo alla politica che faccia la propria parte con chiarezza, con trasparenza, sul piano dei contenuti, ma dobbiamo chiedere anche a noi stessi di fare la nostra parte. Dobbiamo essere cittadini non a intermittenza. Non basta commuoverci quando succedono delle grandi vicende che emotivamente ci toccano e ci coinvolgono, dobbiamo muoverci di più tutti. Questo è il compito della Chiesa nella luce della parola di Dio che è sempre molto scomoda, difficile”.
“La mafia ci toglie libertà e trova terreno fertile nei comportamenti mafiosi, nella mafiosità. Così come ha fatto Papa Francesco durante la veglia con i familiari delle vittime di mafia chiedo anch`io in ginocchio anche agli uomini e alle donne mafiosi di questo territorio: convertitevi, cambiate vita”. Lo ha detto don Luigi Ciotti ai giovani della diocesi di Cassano allo Jonio. Nel corso dell`incontro in cattedrale con il vescovo monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, don Ciotti ha esortato i tanti ragazzi che gremivano ogni angolo della cattedrale “a non fermarsi alla prima difficoltà ma ad insistere soprattutto quando si persegue un obiettivo giusto. Non ci deve mai essere l`io ma il noi”. Il fondatore di Libera ha detto anche: “Abbiamo bisogno di una Chiesa profetica, povera ma soprattutto libera da ogni potere economico. Si può essere poveri ma dignitosi”.

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