Discariche illecite, sanzioni Ue dietro l`angolo
CATANZARO È il settore dei rifiuti la bestia nera della Calabria. Tre lustri di commissariamento e svariati anni di (mala)gestione ordinaria non sono riusciti a scongiurare sia il rischio di vedere l…

CATANZARO È il settore dei rifiuti la bestia nera della Calabria. Tre lustri di commissariamento e svariati anni di (mala)gestione ordinaria non sono riusciti a scongiurare sia il rischio di vedere le nostre città invase dall`immondizia e sia di vedere comminare pesanti sanzioni al nostro Paese per le infrazioni in tema di discariche. Una vera e propria spada di Damocle, quest`ultima, che pende sulla testa degli italiani che a breve si abbatterà sulle tasche dei contribuenti. Stando ai calcoli, rilanciati anche oggi da Repubblica, è tra le sedici sanzioni che fanno più paura ai bilanci statali. Si tratta della procedura aperta nel 2003 (UE 2003/2007) per la quale la Commissione europea ha chiesto 61 milioni di multa e una penalità da 256mila euro al giorno perché l`Italia non si è uniformata alla normativa comunitaria in materia di discariche. Sotto la lente degli ispettori europei sono finiti 252 siti in cui non sarebbero stati rispettati i dettati per la tutela della salute pubblica e per garantire la qualità dell`ambiente. E in questa procedura la Calabria recita una parte non marginale. Visto che dopo la Campania – dove insistono 49 discariche illegali – ci sono proprio i 43 siti calabresi che sarebbero fuori norma. Se l`Italia e nello specifico la nostra regione non provvederà urgentemente – missione quasi impossibile dati i precedenti – alla chiusura, bonifica e riqualificazione ambientale di queste discariche, la scure della sanzione colpirà inesorabilmente le casse pubbliche. Infatti è prevista a breve la sentenza definitiva della Corte di giustizia del Lussemburgo. Una decisione – che sarà certamente negativa per l`Italia – che potrà essere evitata, appunto, con l`adeguamento immediato – comunque prima della stessa udienza – alla normativa europea. (0090)