L`area Renzi a Canale: «Rigurgiti suicidi»
Che i Pd in Calabria siano due, malgrado gli appelli all’unità, è fatto sotto gli occhi di tutti. Anzi, sono proprio le note che richiamano all’unità del partito ad essere gonfie di livore contro l’a…

Che i Pd in Calabria siano due, malgrado gli appelli all’unità, è fatto sotto gli occhi di tutti.
Anzi, sono proprio le note che richiamano all’unità del partito ad essere gonfie di livore contro l’altra parte. Se ne coglie un esempio plastico con il documento con cui l’area Renzi commenta le notizie del dibattito lametino dell’”area Canale” che si è tenuto ieri. «Nelle cose dette dagli esponenti dell’area Canale a Lamezia ci sono i rigurgiti di quel Pd autolesionista e suicida che ha prodotto i quattro anni di commissariamento del partito in Calabria» – esordisce la nota, criticando le accuse che dal palco di Lamezia erano state avanzate contro il modo in cui Magorno gestisce il partito.
Le europee sono alle porte, così come il voto in tanti piccoli centri della Calabria. Per questo secondo l’area Renzi è «davvero stupefacente, che a venti giorni da importanti appuntamenti elettorali ci siano delle prese di posizioni così dirompenti nei confronti del proprio partito e della sua dirigenza. Si paventa il rischio di un insuccesso elettorale senza comprendere che si sta contribuendo a sminuire il Partito Democratico agli occhi degli elettori. Un atteggiamento insensato, che contrasta con il chiaro richiamo del segretario nazionale Renzi all’unità ed alla cessazione della polemiche in vista del turno elettorale di maggio. E’ questo il partito che noi democratici vogliamo e per il quale ci impegneremo, il partito dell’unità e della credibilità. Non perché non debba esserci dialettica interna, ma affinché si superi una volta per tutte quella tendenza a far prevalere il particolare interesse politico di fronte all’interesse comune di tutti».
Il gruppo vicino a Magorno non risponde a nessuna delle critiche provenienti dall’altra metà del partito. La nota, dopo il duro richiamo al “centralismo democratico” si conclude infatti con un altrettanto duro attacco alla minoranza interna: «I “professori dell’area Canale” la smettano di giudicare, scendano dalle loro cattedre, si rimbocchino le maniche, impegnandosi concretamente, a cominciare da questa campagna elettorale, per costruire un Partito Democratico nuovo e finalmente rispondente alle aspettative di cambiamento dei calabresi. Il Pd delle divisioni non lo vuole più nessuno, se ne rendano conto anche loro».