CASO SCAJOLA | Speziali jr, una vita a "pane e politica"
CATANZARO A Catanzaro leggenda narra che la rubrica telefonica di Vincenzo Speziali, ancora studente di liceo, si aprisse con “Agnelli casa” e proseguisse con “Anselmi Tina”. Il nipote dell’omonimo e…

CATANZARO A Catanzaro leggenda narra che la rubrica telefonica di Vincenzo Speziali, ancora studente di liceo, si aprisse con “Agnelli casa” e proseguisse con “Anselmi Tina”. Il nipote dell’omonimo ex senatore del Pdl è cresciuto a pane e politica. Giovanissimo eppure habituè delle stanze di Piazza del Gesù, vive da testimone oculare il collasso della Democrazia cristiana dopo Tangentopoli. Così vicino agli uomini della “balena bianca” da meritarsi pubblici ringraziamenti dalla figlia di Aldo Moro durante una puntata di Porta a Porta.
Scomparsa la Dc, Speziali jr seguì tutti i percorsi della diaspora democristiana: Ccd, Cdu fino all’Udc. Proprio all’inizio del terzo millennio per lui arrivò anche una candidatura a sindaco di Catanzaro, ma la sua discesa in campo fu tutt’altro che un successo: i consensi si fermarono al 3,9% e dopo pochi mesi lasciò anche lo scranno da consigliere comunale. Tornò a frequentare i salotti che contano della Capitale. Eppure i rapporti con la Calabria non li ha mai interrotti. Nel 2009 finisce indagato dalla Procura di Crotone nell’ambito del fascicolo sul fallimento della clinica Villa Giose (sulle cui ceneri è nato il Marrelli hospital). Speziali jr viene accusato di tentata estorsione e millantato credito. In pratica, secondo la Procura, si era proposto agli imprenditori crotonesi come possibile intermediario con l’allora governatore Agazio Loiero per evitare che la Regione tagliasse la convenzione con la clinica.
Proprio nelle intercettazioni di quell’inchiesta emergono i primi contatti di Speziali con il Libano: «Io sono un’autorità… Io ho a che fare con gli hezbollah… tu vedi se mi posso preoccupare di un pisciaturo che viene da Catanzaro», spiegava al telefono agli esterrefatti interlocutori. Tutto vero, invece. Era successo che a Roma il giovane Speziali aveva conosciuto e poi sposato una nobile libanese, nipote del presidente Amin Gemayel. Anche se lui stesso nel pomeriggio di oggi ha smentito questo legame («non c`è nessuna parentela tra mia moglie e l`ex presidente libanese Amin Gemayel»).
Il rampollo calabrese si trasferisce armi e bagagli a Beirut. Diventa così intimo del leader del partito delle Falangi da accompagnarlo personalmente sulla tomba di Aldo Moro, ma non solo. Gemayel, in visita ufficiale in Italia, per alcuni giorni è ospite dalla residenza estiva della famiglia Speziali sulla costa jonica catanzarese. Le cronache racconteranno di cene luculliane alla presenza del gotha della politica calabrese e dell’apprezzamento di Gemayel per le crespelle.
Ma anche a Beirut il giovane Speziali si sente sempre più a casa. La consacrazione arriva nel 2012 quando è tra gli organizzatori della Internazionale democristiana proprio nella capitale libanese. È lui a fare da “Cicerone” alla numerosa delegazione italiana, da Pierferdinando Casini a Lorenzo Cesa. Tra gli altri c’era anche Claudio Scajola. Speziali riesce a comparire ovunque, non c’è inquadratura o scatto in cui non sia accompagnato da qualche esponente nazionale, prima o seconda Repubblica non fa differenza.
L’ultima immagine forse è quella che gli fa meno piacere. A riprenderlo sono le telecamere della Dia che lo immortalano insieme a Scajola in un bar della Capitale. Per gli investigatori, Speziali jr avrebbe «rapporti privilegiati con apparati istituzionali libanesi in grado di favorire l’introduzione di Matacena in quel territorio». È lui stesso ad avvalorare questa tesi durante alcune conversazioni intercettate. Tranquillizza Scajola spiegando che «io sono programmato per non sbagliare». Le frequentazioni, però, sembrano un po’ cambiate. Gli imprenditori di riferimento non sono più gli Agnelli. Da quanto risulta nei colloqui captati dagli inquirenti, Speziali è entrato in contatto con i parvenu dell’imprenditoria italiana, come l’ex furbetto del quartierino Stefano Ricucci. (0090)