CAOS DIMISSIONI | E gli atti firmati da Scopelliti?
RCATANZARO Che fine faranno gli atti firmati da Scopelliti nel periodo successivo alla sua condanna? I “consulenti giuridici” interpellati dalla presidenza del consiglio regionale concordano tutti su…

RCATANZARO Che fine faranno gli atti firmati da Scopelliti nel periodo successivo alla sua condanna? I “consulenti giuridici” interpellati dalla presidenza del consiglio regionale concordano tutti su un punto: le dimissioni del governatore non possono determinare la fine anticipata della legislatura perché firmate in regime di sospensione dalla carica. L`unanimità dei pareri degli esperti poggia le basi sul contenuto del decreto firmato dal premier Matteo Renzi che – oltre a non essere stato formalmente notificato alla presidenza del consiglio regionale, visto che ancora si trova sulla scrivania del prefetto di Catanzaro – stabilirebbe la decorrenza della sospensione del presidente della giunta a partire dal 27 marzo 2014, giorno della sentenza di condanna a 6 anni di reclusione e all`interdizione perpetua dai pubblici uffici rimediata nel processo Fallara.
Secondo Ugo Bergamo, coordinatore degli esperti giuridici del consiglio regionale, l`atto delle dimissioni «non potendosi confutare la sua natura di atto amministrativo seppur individuale, essendo in grado di produrre se e in quanto efficace lo scioglimento del Consiglio e della giunta regionali, pare debba ritenersi precluso durante il periodo di sospensione dalla carica». Stessa posizione ribadita dal segretario generale di Palazzo Campanella, Nicola Lopez («le dimissioni prodotte non hanno alcuna efficacia perché presentate in costanza di sospensione della carica con un potere, quello del presidente, che è congelato per un periodo di 18 mesi») e dal direttore della Scuola di specializzazione per le professioni legali dell’Università del Salento, Luigi Melica, per il quale le dimissioni «non sono presentabili in regime di sospensione ex lege dalla carica poiché manifestazione di un potere – quello presidenziale – congelato».
Tutto chiaro, anche se qualcosa non torna. Se Scopelliti non ha la facoltà di dimettersi e con ciò di cambiare il corso naturale della legislatura (in scadenza nel 2015), può invece firmare atti ufficiali nella sua veste di governatore sospeso? La domanda è materia su cui potranno spendersi gli esperti in materia. Quanto alla cronaca dei fatti, questa ci consegna svariati documenti, alcuni anche di grande importanza, firmati da un presidente di Regione che – secondo i consulenti incaricati da Talarico – non avrebbe neppure il diritto di lasciare la sua stessa carica istituzionale. Ma nel frattempo mette il suo visto su una lunga serie di decreti e deliberazioni che vanno a incidere pesantemente sulle dinamiche sociali e amministrative della regione.
Scopelliti, subito dopo la condanna del Tribunale di Reggio, ha firmato. E ha firmato molto. Soprattutto in campo sanitario, nella sua qualità di commissario ad acta. Si tratta di decreti del presidente della giunta regionale che riguardano la razionalizzazione dell`uso dei farmaci e il loro relativo monitoraggio (10 aprile); l`individuazione del dirigente responsabile del contenzioso sanitario (17 aprile); la nomina del direttore generale della Fondazione Campanella, Mario Martina (18 aprile); l`autorizzazione alla «voltura della concessione dell`autorizzazione e dell`accreditamento alla Società “Sadel di Salvatore Baffa spa”», con sede nel Comune di Cotronei. Più altri atti, tra cui anche l`approvazione del calendario scolastico 2014/2015 (3 aprile).
A questi provvedimenti se ne devono poi aggiungere altri la cui “paternità” non è chiaramente specificata sul Bollettino ufficiale (le caselle che indicano la presenza o l`assenza del governatore e degli assessori sono tutte bianche), di conseguenza tra questi è possibile ce ne siano alcuni firmati direttamente dal “governatore dimissionario”. Tra gli altri, la richiesta al ministero delle Politiche agricole di carattere eccezionale delle piogge alluvionali del gennaio e febbraio 2014 in provincia di Reggio; la rimodulazione e approvazione del protocollo di intesa tra l`Arcea e la Regione Calabria (8 aprile); l`approvazione dell`atto di indirizzo e delle direttive per l`accorpamento, la costituzione e l`avvio del Corap (17 aprile).
Resta allora da capire se un presidente di Regione “sospeso” che – in base alle teorie degli esperti consultati dal consiglio regionale – dal giorno stesso della sua condanna non potrebbe più provocare “effetti” politici concreti sulla istituzioni, abbia allo stesso tempo la possibilità di siglare di suo pugno atti che determinano ricadute precise sulla vita della regione.
Insomma, Scopelliti non si può dimettere (e mandare tutti i consiglieri regionali a casa) ma può comunque continuare a esercitare il suo potere di governatore? (0040)